Circolo Sardi: domenica un’inedita mostra sulle palme intrecciate

Domenica 29 marzo, a partire dalle ore 17, il Circolo culturale sardo “Giuseppe Dessì” di Corso Papa Giovanni Paolo II 31/A farà da scenario ad una particolarissima mostra di esemplari di palme benedette intitolata “Sa Pramma Pintada – La cultura della palma in Sardegna. Le opere provengono dalla collezione privata di circa 300 palme intrecciate appartenenti alla ricercatrice di antropologia culturale della Sardegna Maria Nevina Dore, autrice peraltro di un libro intitolato proprio “Sa Pramma Pintada”, edito dalla casa editrice “S’Alvure” di Oristano.

E’ proprio la Sardegna, unica terra in Europa ad aver conservato le antiche tecniche d’intreccio delle palme e i numerosissimi simboli che nel Medioevo erano utilizzati da predicatori e catechisti per insegnare il Vangelo ai poveri analfabeti.
Le confraternite, ancora presenti nei centri della Sardegna, hanno portato avanti con orgoglio la tradizione e, nella Domenica delle palme, le chiese e le strade, ancora oggi, si trasformano nella biblica Gerusalemme, che festante accoglieva Gesù.
Piccoli e grandi manufatti in palma sfilano nella solenne processione lungo le vie di città e paesi dell’isola. La palma benedetta, secondo la religiosità popolare sarda, dopo la benedizione, acquista il potere di proteggere l’uomo dal male e assume la veste di sacramentale.
I manufatti, intrecciati con simboli e segni, rappresentano un eloquente mezzo espressivo che parla di Dio e trasmette all’uomo valori imperituri.
Per questo il Circolo sardo “Giuseppe Dessì” è l’organizzatore di una lodevole iniziativa culturale, offerta alla città di Vercelli per conoscere un aspetto della religiosità popolare sarda, che mediante la creazione di semplici ed eloquenti immagini-simbolo intrecciati con rami e foglie di palma nana, di datteri e delle Canarie, raccontano ai presenti e ai posteri il mistero della vita, il segreto del buon vivere, la pace interiore e tra i popoli, l’amore, l’accettazione delle differenze, il rispetto del prossimo, la bellezza della giovinezza, il sacrificio per un ideale, la fraternità e l’umiltà.
La professoressa Dore – domenica al Circolo Dessì dalle 17 – illustrerà quindi questa bellissima tradizione della religiosità popolare sarda con una conferenza e numerose proiezioni di immagini.