Il 17 aprile via al 5º festival del risotto a Biella Fiere

Decolla venerdì la kermesse che attira a Biella chef ed esperti da tutta Europa. “Padrino” il grande critico culinario Edoardo Raspelli

Ottanta chef, circa duecento risotti diversi (e decine di agnolotti e tajarin), centinaia di eccellenze enogastronomiche italiane nei numerosi stand a corollario. E’ una “macchina” complessa ed imponente quella che dal 17 aprile al 2 giugno, ogni fine settimana (sono sette) produrrà e servirà decine di migliaia di porzioni di risotto, in infinite varianti e combinazioni, nell’ambito della 5a edizione del Festival Nazionale del Risotto Italiano che si svolgerà nei padiglioni di Biella Fiere a Gaglianico (BI). L’evento è nato nel 2012 da un’intuizione di Edoardo Raspelli e Giuliano Ramella, giornalisti e scrittori, per declinare in chiave gastronomica il principio raspelliano “Terra, Territorio, Tradizione” che ispira l’azione del più noto, severo e amato critico gastronomico italiano, storico conduttore, fra l’altro, del popolarissimo programma televisivo “Melaverde” in onda ogni domenica su Canale 5. E sarà proprio Edoardo Raspelli, con la modella Liubetta Novari eletta l’anno scorso “La più bella del mondo”, a dar vita, la sera del 24 aprile, al primo dei tre “Raspelli day” previsti nell’arco della manifestazione per incontrare pubblico e chef.

Ad animare la manifestazione una brigata di chef di rango, maestri di risotto dell’area piemontese/lombarda a più alta concentrazione europea di produzione di riso di altissima qualità. Decine di ricette per un’emozionante esperienza gustativa di abbinamenti di saperi e sapori che fanno del risotto, insieme alla pasta e alla pizza, uno dei grandi ambasciatori nel mondo dell’italianità a tavola. Una selezione (uno per ogni week end) dei grandi “secondi” di carne piemontese. Agnolotti e tajarin della grande tradizione subalpina ma anche vini, birre artigianali e eccellenze gastronomiche italiane nei numerosi stand a corollario. Spettacoli e cultura che affondano nella storia della risaia e nel folklore del Piemonte antico. Un evento straordinario collegato ad EXPO 2015 i cui visitatori potranno accedervi utilizzando il “Cashmere Express”, il bus navetta che collegherà i quartieri espositivi milanesi all’area delle grandi eccellenze biellesi: tessili, ambientali, culturali ed enogastronomiche.

Il programma del primo fine settimana prevede, fra l’altro, l’inaugurazione di una ricca selezione di reperti museali provenienti dal museo “La Risaia”, la più straordinaria ricostruzione della vita delle mondine ubicata a Livorno Ferraris (VC) presso “La Colombara”, una cascina a corte chiusa risalente al ‘500 in cui, su 2000 giornate piemontesi di risaia, facevano “la stagione” oltre 800 mondine. Oggi la tenuta, di proprietà della famiglia Rondolino, è nota per la produzione del riso Acquerello utilizzato dai più grandi chef di tutto il mondo. La serata di venerdì 17 aprile vedrà anche l’esibizione del “Coro delle Mondine” legato al complesso e alle attività de “La Colombara”. Sempre in ambito culturale uno spazio sarà dedicato al “Macist”, lo straordinario museo di arte contemporanea recentemente realizzato a Biella da Omar Ronda e Philippe Daverio a sostegno delle attività di ricerca e cura antitumori del Fondo Tempia, uno dei più antichi e benemeriti centri di ricerca e cura del cancro d’Italia avviato da Umberto Veronesi. Cinque gli chef di scena: Michele Ingiulla, Maurizio Coda, Silvia Saltarelli, Gian Luca Bellardone, Ezio Brunelli, della pro loco di Livorno Ferraris vincitrice nel 2014 del campionato mondiale di panissa. Oltre alla ricetta regina del riso (la panissa, appunto), si degusteranno risotti di tradizione e di innovazione tra cui il risotto allo zafferano e midollo di bue di Bellardone, il risotto con crema di gorgonzola e pesto di nocciole igp di Magnano di Ingiulla, il nuovissimo risotto al ratafià Rapa di noci con granella e maccagno ideato da Maurizio Coda con la supervisione della stella Michelin Sergio Vineis. Una decina di risotti diversi, che cambieranno ad ogni fine settimana per comporre un menù monstre di circa cento risotti.