Museo Leone: inaugurate le ultime sale di Palazzo Langosco

Di fronte a un folto pubblico, l’evento è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Crt

Nella settimana appena conclusa, alla presenza di un folto pubblico, sono state inaugurate le ultime sale di Palazzo Langosco, storica dimora del Notaio Leone. I discorsi augurali del presidente del Museo Leone prof. Gianni Mentigazzi, del Sindaco di Vercelli Andrea Corsaro, del rappresentante della Fondazione CRT dott. Roberto Berutti e del Soprintendente Massimiliano Caldera hanno preceduto la visita, in anteprima, delle nuove sale che saranno visitabili, per tutti, da oggi, venerdì 6 giugno.

Riallestite grazie al generoso contributo della Fondazione CRT e sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Artistici, i nuovi spazi espositivi del Museo Leone restituiscono ai vercellesi e a tutti gli appassionati di arte e cultura un’importante collezione di oreficeria popolare del territorio. Tra le splendide collezioni del Museo Leone, le cosiddette “filigrane vercellesi” confermano l’attenzione del Museo verso le memorie storiche del territorio e l’interesse per gli studi etnografici locali. Documento ormai raro dell’eccellenza artigianale dei molti argentieri e orafi operanti in città tra la fine del XVIII secolo e l’ultimo quarto del XIX secolo, sono testimonianza dell’adornarsi delle donne sia di Vercelli sia del suo contado. Preziosi ornamenti di acconciatura abitualmente portati e maggiormente arricchiti nelle grandi occasioni, rappresentavano anche un simbolo di raggiunto benessere e geloso patrimonio da trasmettere in eredità alle figlie.

Questi raffinati manufatti, di svariate tipologie, dalle raggiere di spilloni, ai tremolini, alle reticelle, sono stati allestiti nelle ultime due sale dell’ala ovest di Palazzo Langosco, completando così definitivamente, con il collegamento tra le due ali, di ponente e di levante, il prestigioso allestimento che il compianto presidente Amedeo Corio aveva alla fine degli anni Novanta del Novecento già allora grazie all’aiuto della Cassa di Risparmio di Torino (poi Fondazione CRT) e della Regione Piemonte. A completamento è stata inoltre allestita e arredata una piccola sala video allo scopo di proiettare sempre di più il Museo Leone verso il futuro, la multimedialità e le nuove tecnologie, un percorso iniziato di recente con il sistema di tag realizzato con le altre realtà museali cittadine nell’ambito del progetto “Una città al Museo”.