Bilancio di fine stagione

Play off e scatto Play off e scatto

Bilancio di fine stagione, almeno per la Pro ed è giusto farlo alla conclusione della Stagione regolare del campionato di serie C 2022/2023 che ha visto la Pro partire con buone ambizioni per poi salvarsi all’ultima giornata. Il campionato è finito per la Pro ma non per tutte le squadre, vedremo più avanti perché. Di positivo intanto c’è che i nostri Leoni giocheranno il prossimo anno ancora tra i professionisti, non è poco ma direi che qui le note positive sostanzialmente si fermano. È stata un anno travagliato, dall’andamento altalenante condizionato dall’impiego dei numerosi giovani che non hanno soddisfatto appieno, per varie ragioni, fondamentalmente tutte riconducibili alla difficoltà di un campionato ruvido come la terza serie in cui i nuovi profeti del calcio (quasi) totale hanno difficoltà ad avere successi in modo continuo. L’esonero di mister Paci e l’avvicendamento con l’allenatore della Primavera, Massimo Gardano, ha quanto meno dato una piccola scossa alla squadra che è riuscita a portare in porto la salvezza, nonostante la media punti sia stata simile – 1,1 vs 1,25 – (ma a Gardano sono mancati tra gli altri i trasferiti Mustacchio e Masi, peraltro non sempre impiegati da Paci, il ceduto Della Morte che ha permesso di assestare il bilancio, e poi – soprattutto – da fine febbraio, GianMario Comi, vittima di un infortunio in allenamento).
https://www.transfermarkt.it/massimo-gardano/profil/trainer/42603

https://www.transfermarkt.it/massimo-paci/profil/trainer/45621

A Massimo Gardano va ascritto il merito – insieme ai suoi calciatori ed ai meravigliosi ragazzi della Curva sempre presenti per sostenere e spronare la Pro – di aver salvato la categoria e la Stagione, insomma il gruppo ha tenuto e non ha sbracato, nonostante la pressione per una posizione di classifica non ottimale. Si riparte da qui, dalla salvezza e dai giocatori sotto contratto, già in forza o in prestito e di ritorno alla base, non sono pochi, Calvano, Comi, Iezzi, Iotti, Louati, Matteo Rizzo, Valentini, a questi si aggiungono Laribi, Gheza, Guindo ed i Leoni di ritorno Mattia Mustacchio dal Cesena, Carosso, Parodi, Macchioni e Ronci che erano alla Fermana, Grbic alla Sammaurese, Nepi al Renate, Bunino al Lecco, Rodio che ha giocato nella Viterbese, e Filippo Lorenzoni di ritorno da Livorno. Quanti ce ne sono, spero di non averne dimenticato nessuno ☺️ E quanti di questi ultimi si fermeranno a Vercelli al momento non è dato sapere così come non è ancora noto chi sarà il mister della prossima Stagione, probabilmente si punterà ad un allenatore esperto di categoria e pratico, concreto e con pochi fronzoli, essenziale per ben figurare in un torneo complesso e cinico. Resta aperta la questione sulle valorizzazioni ed il conseguente monetaggio, forzatura linguistica che si accompagna calcisticamente a minutaggio per la coniazione di nuovi calciatori professionisti, fermo restando che nella parte finale del campionato mister Gardano si è affidato prevalentemente ai più esperti, sacrificando il minutaggio utile al bilancio societario. Ma, in assenza di ulteriore ossigeno finanziario, in termini di sponsorizzazioni o nuovi soci, i conti aziendali continueranno ad essere giustamente curati, evitando investimenti fuori dalla portata di una Società solida ma attenta e meritoria dell’apprezzamento degli Innamorati di Pro, insomma ce la mettono tutta per far bene nei limiti del bilancio sano e di un territorio che è piuttosto avaro di entusiasmo economico in favore del Leone. E si potrà comunque far bene il prossimo anno, se è vero che quest’anno squadre con un bilancio ancor più sparagnino sono finite davanti alla Pro, conta il Fato, la scelta di un buon allenatore seppur non esoso, la costruzione di un gruppo in grado di far fronte alla difficoltà senza perdersi d’animo o perder la fiducia in sè. La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni e diverse compagini che erano partite con grandi progetti e sontuosi investimenti si sono ritrovate invischiate nei bassifondi della classifica, altre come il Vicenza dovranno giocarsela ai play off. Senza dubbio, ancor prima della disputa dei play out, si può pacificamente affermare che le grandi deluse sono da cercare tra Triestina e Mantova che si disputeranno la permanenza in C contro Albinoleffe e San Giuliano City mentre finalmente la Feralpisalò è riuscita a salire in serie B. Per quanto riguarda i play off, sono una lotteria e di questa l’Umile Cronista Vi terrà informati, se li giocheranno subito Padova, Pergolettese, Virtus Verona, Novara ed Arzignano mentre staranno alla finestra per entrare nel turno successivo Pordenone, Lecco, Pro Sesto e Vicenza che ha vinto la Coppa Italia di serie C. Staremo a vedere come finirà, la serie C resta un viaggio stagionale sempre avvincente e pieno di emozioni, soprattutto quando al viaggio partecipa la Pro che di emozioni, nel bene o nel male in termini di risultati, ne regala sempre. Occorre ed occorrerà avere pazienza, terminare il campionato ad Aprile lo impone, prima del prossimo calciomercato manca ancora qualche mese. Le squadre in riposo anticipato dall’agonismo che conta sono state oltre alla nostra Pro, la Pro Patria, la Juventus Next Generation ed il Trento, compagini che hanno concluso il campionato nella zona grigia, ovvero fuori dalla griglia play off e da quella play out. Il pensiero va infine a tutti ma proprio tutti i tifosi, quelli presenti al Robbiano Piola e a quelli che seguono per cause di forza maggiore da lontano, la sofferenza del tifoso è una curiosa “malattia” cronica che porta talvolta a gioire ed in altri casi a criticare circostanziando in modo genuino, puntuale ed è proprio la genuinità del sentimento che distingue ed emoziona sempre, al di là delle logiche aziendali, per questo accettare le emozioni positive e le critiche è segno di buona umiltà oltre che di maturità e di maturità la Pro ne dovrebbe sapere qualcosa, più di cent’anni ad accompagnare Innamorati tiepidi e più calorosi nella buona e cattiva sorte.

Paolo d’Abramo