La Famija ha deciso: «Roberto Scheda, vercellese dell’anno 2016»
Lo scorso gennaio la Famija Varsleisa si è riunita per la designazione del riconoscimento “Vercellese dell’anno 2016”: «Dopo una scrupolosa disamina delle candidature pervenute alla Famija – spiega in un comunicato il presidente Pier Luigi Bruni – tutte peraltro relative a personaggi vercellesi di notevole rilievo, la Famija Varsleisa ha deliberato di assegnare l’ambito riconoscimento all’Avvocato Roberto Scheda».
La cerimonia di consegna si svolgerà in data che sarà resa nota non appena definita.
Roberto Scheda nasce il 30 ottobre a Livorno. Trascorre i primi anni della sua esistenza in Toscana, a Castiglioncello: dalla bellezza della sua terra, semplice ma così pervasiva, apprende i valori che contraddistingueranno il suo percorso quale amministratore (non solo a livello locale), e cioè la cura verso il territorio ed il rispetto per il prossimo. All’età di 4 anni si trasferisce a Vercelli, seguendo il padre (ufficiale dell’esercito) ed entrando a far parte di questa comunità. Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Pavia: da lì acquisisce il titolo di procuratore ed infine di Avvocato nel 1969, iniziando ad operare presso il Foro del nostro capoluogo. All’esercizio della professione (mai interrotto, e tale da garantirgli sempre immutata autonomia e libertà di espressione del proprio pensiero), l’Avv. Roberto Scheda sa coniugare un serio e fattivo impegno civico. Esso si esprime in prima battuta nel contesto locale: Scheda assume nel 1970 la carica di Consigliere e di Assessore presso il Comune di Vercelli, ove diviene (tra il 1975 ed il 1977) Vicesindaco. Durante tale periodo l’Avv. Scheda si occupa dell’amministrazione vercellese prestando attenzione alle fasce più deboli e meno tutelate della società: altro suo obiettivo è quello della viabilità e dei lavori pubblici, che si concretizzerà in un notevole miglioramento dell’arredo e della funzionalità urbana vercellese (scopo raggiunto nel ricoprire il relativo assessorato dal maggio 2004 al 2014).
Sempre in ambito sociale, è sua l’idea di istituire centri “aperti” per anziani e persone non del tutto autosufficienti, lasciando autonomia e dignità a chi veniva spesso relegato in camerate spersonalizzanti (tale progetto si trasformerà in realtà con il Centro Aperto di Rosasco già negli anni ‘70, quale primo esempio di centro diurno proprio di un modello fortemente innovativo e quanto mai attuale ancor oggi). Diviene inoltre Presidente del Consiglio Provinciale di Vercelli, tra il 1999 ed il 2002. In ambito accademico, viene nominato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale (Ateneo che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale) tra il 2003 ed il 2006.
Altra grande passione dell’Avv. Scheda è il volontariato: qui raggiunge i massimi vertici della Croce Rossa Italiana, prima a capo del Comitato Provinciale di Vercelli, poi in sede regionale ed infine nazionale (divenendone Vicepresidente tra il 1998 ed il 1999): a livello locale esprime il suo contributo anche in occasione dell’Alluvione che affligge il Piemonte nel 1994, coordinando l’enorme mole di aiuti che affluiva a Vercelli per via di terra e aerea e curandone la logistica in modo razionale. Anche per questo riceve numerosi riconoscimenti (tra cui la Medaglia d’Oro al merito conferitagli dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi).
Suo il progetto di riunire le organizzazioni di volontariato in un solo centro polifunzionale, con notevoli risparmi sui costi di gestione pur mantenendo l’autonomia dei singoli Enti benefici.
Fondamentali, nel panorama bancario, gli incarichi apicali conferiti nel medesimo settore all’Avv. Scheda: lo stesso, già Presidente dell’allora Cassa di Risparmio di Vercelli dal 1981 al 1991 (e in seguito Vice-Presidente della relativa Fondazione dal 2001 al 2003), diviene prima Vice-Presidente dell’Associazione Casse di Risparmio Italiane (ACRI) dal 1982 al 1989; segue una parentesi quale Membro del Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana (dal 1985 al 1987), per poi passare al ruolo di Vice Presidente dell’Istituto Centrale Casse di Risparmio Italiane (I.C.C.R.I) dal 1989 al 1992.
In tali ambiti l’Avv. Scheda è stato promotore, della riforma del sistema delle Casse Di Risparmio Italiane con la loro trasformazione in S.p.A., e di lì in poi con la scissione delle Fondazioni dalle medesime, prevedendo le fusioni di tali Enti per consentire una patrimonializzazione più stabile e maggiori tutele per i risparmiatori e normando il delicato tema delle concentrazioni bancarie.
Sotto questo profilo, cruciale è inoltre il suo ruolo di membro del Comitato di Gestione del Fondo interbancario di Garanzia dei depositi, ricoperto tra il 1987 ed il 1992 (ancor più rilevante oggi, di fronte alle recenti vicende che hanno riguardato alcuni importanti Istituti di credito). Fa della Cassa di Risparmio di Vercelli il volano per il localismo economico, stringendo ed avviando rapporti con le varie Associazioni di Categoria per agevolare l’accesso al credito e così facendo crescere il territorio. Al termine della brillante carriera nel mondo bancario ed istituzionale, giunge l’elezione a Senatore della Repubblica Italiana, che lo vede membro attivo di numerosi Comitati e Commissioni Parlamentari (dalle Finanze all’Agricoltura, dalle Politiche Comunitarie alla riforma del Codice di Procedura Penale).
Oggi l’Avv. Roberto Scheda è un professionista affermato nel territorio vercellese e non solo, che fornisce assistenza legale con preminenza in ambito penale, seguendo delicati procedimenti anche avanti le Corti di grado superiore e presso Fori esterni. Assiste clientela pubblica e privata, ivi comprese società e soggetti ricoprenti cariche apicali nelle medesime, con processi di notevole rilievo, non solo locale. Si spende pure per la tutela del decoro dell’Avvocatura e della corretta dialettica con l’Autorità Giudiziaria (schietta ma costruttiva), nel suo ruolo di Presidente della Camera Penale di Vercelli.
L’ultima sua (in ordine di tempo) “avventura” nell’amministrazione locale lo vede Sindaco di Rosasco, paese della Lomellina, dal giugno 2009 ad oggi.
L’onda dei ricordi mai si arresta, e tumultuosa fornisce ancora oggi a Roberto Scheda la spinta, la motivazione e la forza per dare il meglio di sé, in un mondo dove spesso si perde ogni scopo e ci si dimentica il motivo del nostro agire. La sua battaglia è oggi quella di aiutare, a livello nazionale, le famiglie che hanno minori colpiti da malattie genetiche rare. La risposta è sempre nel prossimo: questa la “massima”, professionale ed etica, dell’Avv. Roberto Scheda.