I finanzieri del Sagf di Riva Valdobbia hanno recuperato il cadavere dell’alpinista disperso sul Rosa
Si sono purtroppo conlcuse con il ritrovamento del cadavere le ricerche del 68enne dato per disperso da due giorni sul Monte Rosa. Le ricerche eranoo iniziate all’alba di lunedi scorso quando i Finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Riva Valdobbia allertati dal personale del C.N.S.A.S. di Alagna, si sono recati sul massiccio del Monte Rosa.
Natalino Mattiello, 68enne vicentino, nel week end aveva deciso di effettuare in solitaria un’ascensione in località Cresta Signal a quota 3800 metri, zona particolarmente impegnativa e pericolosa.
La moglie non ricevendo più notizie, nella serata di domenica ha contattato un amico che abitualmente accompagnava il marito nelle escursioni. Dopo aver sentito i rifugi Margherita e Gnifetti per cercare di rintracciare l’alpinista, purtroppo con esito negativo, è stato dato l’allarme alla stazione del C.N.S.A.S. di Alagna. La sera stessa è stata ritrovata la macchina nel piazzale di accesso al bivacco Resegotti, che ha dato la conferma che il Mattiello aveva come meta la Cresta Signal.
E’ così intervenuto anche l’elicottero del 118 di Borgosesia che ha portato le squadre dei soccorritori delle Fiamme Gialle e dei volontari civili in quota, dando modo di poter procedere in diversi luoghi del versante vercellese e più speditamente alle ricerche del disperso. Contemporaneamente l’elicottero della Guardia di Finanza di Venegono (VA), già presente per un esercitazione con i Finanzieri in forza alla Stazione di Macugnaga, effettuava la ricerca sul versante est della Cresta Signal.
Durante tutta la giornata di lunedì le ricerche eseguite dalle squadre composte da Finanzieri e dal personale del C.N.S.A.S. di Alagna e Macugnaga, su un territorio colmo di crepacci, non hanno prodotto risultati.
Le ricerche sono quindi ricominciate all’alba di martedì mattina con l’ausilio dell’elicottero EC Lama di Air Zermatt (CH), con a bordo i soccorritori del C.N.S.A.S.. e del S.A.G.F.. Con un secondo passaggio è stata eseguita una ricognizione visiva approfondita ed è stato avvistato il corpo senza vita dell’alpinista, precipitato dalla parete sud della Punta Gnifetti a quota 4200 circa. La salma recuperata è stata portata quindi portata ad Alagna.