La Guardia di Finanza di Vercelli scopre 60 imprese sconosciute al fisco
Con una cerimonia a carattere interno, è stata commemorata venerdì mattina a Vercelli, nella Caserma ” M.B.V.M. Fin. Felice Casalino” di Largo Martiri della Libertà, il 244° Anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La ricorrenza è stata celebrata con la partecipazione degli Ufficiali e di una rappresentanza di Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri che prestano servizio nel capoluogo, oltre al personale in congedo della locale Sezione A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia).
E’ stata tenuto un breve discorso da parte del Comandante Provinciale, col. Mario Palumbo, su alcune tematiche istituzionali e sull’impegno operativo dei reparti di Vercelli e della Valsesia.
Anche nel corso del 2018 la Guardia di Finanza nella provincia di Vercelli, conformemente alle direttive impartite dal Comando Generale del Corpo, sta svolgendo la sua azione per assicurare massima efficacia nel contrasto di tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, per la tutela dell’economia legale a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.
Ecco i dati salienti resi noti relativamente al 2017 e ai primi cinque mesi del corrente anno:
Contrasto all’evasione ed elusione e all’economia sommersa
La lotta all’evasione fiscale è stata condotta con l’effettuazione di verifiche e controlli nei confronti di 184 imprese e contribuenti considerati maggiormente a rischio di evasione fiscale. Questi servizi si sono basati su un’attenta e mirata selezione preventiva degli obiettivi, supportata dal ricorso alle banche dati e applicativi disponibili, dall’attività di intelligence e dal controllo economico del territorio.
Sono state scoperte 60 imprese sconosciute al fisco (cosiddetti “evasori totali”) responsabili di non aver dichiarato un imponibile ai fini delle Imposte Dirette di oltre 27.7 milioni ed evaso circa 5 milioni di IVA.
Contrasto alle frodi fiscali anche internazionali
I denunciati per reati fiscali sono stati 36, principalmente per aver presentato dichiarazioni fiscali fraudolente o per non averle presentate affatto oppure per aver occultato/distrutto la contabilità. La sistematica aggressione ai patrimoni degli evasori ha portato al sequestro di disponibilità patrimoniali e finanziarie per un controvalore di oltre 32.3 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori proposte di sequestro già avanzate per 40.5 milioni di euro, al fine di soddisfare il credito dell’erario.
Per quanto attiene al lavoro sommerso, sono stati individuati 42 lavoratori “in nero”, impiegati da 7 diversi datori di lavoro.
Nel settore della fiscalità internazionale i casi di evasione scoperti sono stati 2 con importi sottratti a tassazione pari a 750 mila euro.
Attivita’ di Polizia Doganale
In materia di contrabbando è stata accertata l’illecita importazione di 3 macchinari, poi sequestrati, che ha permesso di rilevare un’evasione di tributi pari a 343 mila euro.
Contrasto all’illegalità nella pubblica amministrazione
Le investigazioni hanno riguardato i reati contro la Pubblica Amministrazione caratterizzati dalle condotte illecite di amministratori, funzionari ed impiegati infedeli che hanno causato sia lo sviamento delle risorse pubbliche dalla finalità cui erano destinate, sia la distorsione del regolare andamento dell’azione amministrativa. In tale contesto, sono state denunciate 3 persone responsabili di un danno erariale da 320mila euro e 5 persone per irregolarità nell’aggiudicazione di appalti.
Vigilanza sulla spesa pubblica
I controlli finalizzati alla regolare assegnazione di erogazioni nazionali e/o comunitari nell’ambito della Politica Agricola Comune hanno permesso di scoprire l’illecita percezione di contributi per oltre 219.000 euro e denunciare nr. 1 persona per frode ai danni della Stato. In tale contesto, sono stati quindi sequestrati beni per un controvalore di pari importo.
Nel corso dei controllo in materia di spesa previdenziale sono state denunciate 3 persone di cui 2 che per diversi anni hanno percepito oltre 134 mila euro di pensione di senza averne diritto.
In tale ambito sono stati eseguiti dei sequestri di beni per un controvalore di oltre 87 mila euro.
L’azione ispettiva eseguita nei comparti: delle cosiddette “prestazioni sociali agevolate“, ha dato modo di smascherare e denunciare 31 “falsi poveri” che hanno irregolarmente ottenuto aiuti economici e servizi sociali, erogati da Enti pubblici in ragione della loro dichiarata situazione di precarietà; della spesa sanitaria, ha consentito di individuare un danno alle risorse pubbliche e la verbalizzazione amministrativa di 32 responsabili.
Contrasto al gioco illegale
Nel quadro della più ampia azione diretta al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse, l’attività dei Reparti vercellesi si è sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria per la scoperta delle condotte fraudolente più gravi e complesse. Sono stati altresì eseguiti controlli di natura amministrativa, in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Aggressione agli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata.
È stata intensa l’attività volta a tutelare il sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dai patrimoni illeciti, che minacciano il regolare ed ordinato funzionamento dei mercati e della concorrenza.
La strategia investigativa adottata per individuare i profitti illeciti, ricostruirne i flussi ed individuare i reali beneficiari, si è sviluppata con l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, ispezioni antiriciclaggio ed il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali, al fine di sequestrare e confiscare i proventi ed i beni che sono derivati da attività delittuose.
Le segnalazioni per operazioni sospette approfondite sono state 82, con i seguenti esiti: una contestazione penale e due contestazioni amministrative.
Le investigazioni condotte in materia di reati societari e fallimentari hanno portato alla denuncia di 16 soggetti ed all’accertamento di distrazioni patrimoniali in danno di società fallite per circa 2.2 milioni di euro oltre ad effettuare proposte di sequestro a carico dei responsabili per 248 mila euro.
Il contrasto alla produzione ed al commercio di prodotti recanti marchi contraffatti, oppure non rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dagli standard comunitari ha costituito un importante fattore di tutela dei cittadini, dei consumatori e degli operatori economici onesti. In tale contesto, sono stati effettuati 17 interventi, che hanno portato alla denuncia di 12 responsabili ed al sequestro di circa 295 mila prodotti non rispondenti ai requisiti di legge.
Attenzione alle banconote
Anche nei mezzi di pagamento è stata posta in essere la lotta alla contraffazione: ne sono testimonianza le banconote false sequestrate per un valore complessivo di 12 mila euro. Sono state denunciate 3 persone, 1 delle quali è stata tratta in arresto.
Controllo economico del territorio e concorso alla sicurezza e all’ordine pubblico
Oltre al concorso con le altre Forze di Polizia nei servizi in materia di sicurezza pubblica, le pattuglie impiegate nel servizio di pubblica utilità “117” della Guardia di Finanza vercellesi hanno eseguito il controllo economico del territorio effettuando 1.517 riscontri su autoveicoli ed identificando oltre 1.900 persone.
Il controllo economico del territorio contribuirà, infine, per l’intero periodo estivo, al presidio di strade e aree urbane per la ricerca di fenomeni di sommerso di azienda e di lavoro nonché per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.
Soccorso Alpino (S.A.G.F.)
Rilevante l’attività della Stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Riva Valdobbia. Nel 2017 e fino al 31 maggio del corrente anno, sulle montagne vercellesi, sono state soccorse e tratte in salvo 87 persone in 82 distinti interventi.