Il Pd: «No a soluzioni pasticciate per l’inceneritore»
«Confusione e approssimazione è quanto emerge, per l’ennesima volta, nelle posizioni del centro destra sulla gestione dei rifiuti ed in particolare sulla futura sorte dell’inceneritore.
Dalle divergenti dichiarazioni rilasciate alla “Stampa” dal Sindaco Andrea Corsaro e le ultime dell’assessore provinciale all’ambiente Davide Gilardino non si comprende quali scelte si intendono compiere e in particolare quale senso ha procrastinare la chiusura dell’impianto al 2015».
Attacca così un comunicato diramato dal Pd di Vercelli dopo un’assemblea tenuta sul tema “caldo” dell’inceneritore.
«Dal provvedimento approvato, a maggioranza, dal Cda di Atena circa “il percorso operativo per la futura gestione dell’inceneritore di Vercelli” – continua il documento – emerge con certezza che l’inceneritore “chiuderà” a fine agosto per riaprire, nelle intenzioni, dopo una serie di verifiche ambientali ed economiche, probabilmente entro fine anno».
Su questa ipotesi in Pd esprime un forte parere contrario in quanto «alla chiusura dell’inceneritore al 31 agosto non esisteranno più le condizioni né strutturali né economiche per la sua riapertura» e in più persisterebbero le condizioni che rendono insicura sotto il profilo ambientale la prosecuzione dell’attività.
Il Partito democratico dunque ribadisce la sua preferenza per la realizzazione «di un progetto per la costruzione di un impianto di trattamento meccanico biologico del rifiuto contestualmente all’avvio delle operazioni di bonifica dell’attuale sito dell’inceneritore». Quanto al problema occupazionale il documento chiede di mettere «in atto di tutte le tutele, concordate con le Organizzazioni sindacali, a salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti direttamente assunti o operanti in Cooperative».
Con queste premesse l’assemblea del Pd dà mandato al suo gruppo consigliare «di richiedere una convocazione straordinaria del Consiglio comunale così come concordato con gli altri gruppi di minoranza (Sel,Voce Libera ,IDV) al fine di far convergere anche altre forze politiche presenti in consiglio sulla validità del percorso da noi prospettato».