Ruba una bicicletta professionale, ma viene pizzicato sul treno Torino-Milano
Qualche giorno fa, a bordo di un treno regionale proveniente da Milano, una pattuglia della Polizia Ferroviaria di Vercelli, comandata dal Sovrintendente Nicola d’Angelo, durante un servizio di scorta mirato alla prevenzione/repressione dei reati in ambito ferroviario sulla tratta ferroviaria Novara-Vercelli, nei pressi della stazione di Borgo Vercelli, tra i numerosi viaggiatori, individuava un viaggiatore che a bordo portava al seguito una bici mountain-bike da uomo marca “Cannondale”. I sospetti dei poliziotti sono nati quando il viaggiatore cambiava più volte versione in merito alle circostanze sull’acquisto della bicicletta. Sospetti che sono cresciuti quando gli operatori Polfer hanno accertato di avere di fronte un uomo gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. La tempestiva attività d’indagine permetteva di appurare che la bici “Cannondale” (mod. Scalpel 29 Carbon 2) era un modello del corrente anno. Grazie alle indagini estese presso tutti i rivenditori di bici della rinomata azienda che si trovano nella provincia di Novara, stazione di partenza del viaggiatore, si riusciva a risalire ad un rivenditore in provincia di Milano. Questi riferiva che la bici era stata sottratta ad un suo cliente che l’aveva comprata all’inizio dell’anno. Immediatamente contattato l’avente diritto, riferiva che si stava recando proprio presso un ufficio di Polizia per sporgere denuncia poiché in nottata dei ladri si erano introdotti all’interno della sua abitazione a Galliate (Novara), impossessandosi della bici. Al termine dell’attività d’indagine, gli operatori della Polizia ferroviaria di Vercelli, coordinati dall’Ispettore Carmine Tozzi, dopo aver accertato la provenienza delittuosa della bici del valore di 4.500 euro, sussistendo gravi indizi di colpevolezza e specifici elementi che facevano ritenere il pericolo di fuga, sottoponevano a fermo di Polizia giudiziaria in ordine al reato di ricettazione C.E., 36enne residente a Torino, associandolo presso la locale casa circondariale.