Nasce la nuova Cciaa Vc-Bi-No-Vco: rappresenterà 95mila imprese piemontesi
Sarà Fabio Ravanelli a guidare la nascente Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola: a eleggere il presidente è stato il nuovo Consiglio camerale, formato da trentatré componenti, che si è insediato oggi, lunedì 21 dicembre 2020, dando ufficialmente vita al nuovo Ente.Si completa così il processo di accorpamento delle Camere di Commercio di quadrante, che aveva visto Biella e Vercelli unirsi già nel 2016, con il successivo avvio delle procedure per l’unione con Novara e il Verbano Cusio Ossola, sospese e poi ripartite quest’anno in seguito alla conferma di legittimità costituzionale della riforma camerale.
«La Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola è finalmente realtà – commenta il neopresidente Fabio Ravanelli – Siamo consapevoli che il nuovo Ente sorge in un periodo complesso e dovrà affrontare fin da subito sfide ardue e ulteriori rispetto a quelle che accompagnano fisiologicamente un processo di accorpamento, ma siamo pronti a raccoglierle e superarle».
Ravanelli, novarese, classe 1970, rappresenta il settore industria nel Consiglio camerale e vanta una notevole esperienza in ambito associativo: già presidente di Confindustria Piemonte, membro del Consiglio Generale di Confindustria e Consigliere di Amministrazione del Banco BPM, attualmente è vice presidente e Amministratore Delegato di diverse società del gruppo Mirato S.p.A. e presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Coccia.
«È con forte responsabilità che accolgo questo incarico: l’impegno mio e degli Amministratori camerali sarà quello di lavorare insieme affinché le imprese delle quattro province possano esprimersi con una voce comune, più forte e autorevole –sottolinea Ravanelli – capace di valorizzare con maggior efficacia risorse, esigenze e vocazioni specifiche di ciascun territorio e aumentare il suo potenziale attrattivo».
Il nuovo Ente, che diventa la seconda Camera di Commercio del Piemonte per dimensioni, raggruppa oltre 95mila imprese, comprese le unità locali, ed esprime un tessuto produttivo caratterizzato da un valore dell’export superiore ai 10 miliardi e da un valore aggiunto di oltre 22 miliardi di euro, pari al 18% dell’intero valore aggiunto regionale.