Il tasso di positività scende al 5,3%. Calano i ricoveri. Il Piemonte resta zona gialla
Cirio: «Occorre non abbassare la guardia per non vanificare i sacrifici sin qui compiuti»
E’ una giornata positiva per il Piemonte: il tasso di positività rilevato scende al 5,3% e il governo ha stabilito che da lunedì il Piemonte resterà zona gialla almeno sino al 16 gennaio.
Andando con ordine: l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato oggi 869 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 tornando sotto quota mille dopo diversi giorni. Soprattutto questa cifra corrisponde 5,3% dei 16.296 tamponi eseguiti, di cui 11.329 antigenici. Degli 869 nuovi casi gli asintomatici sono 383, pari al 44.1%.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 208.452, così suddivisi su base provinciale: 18.566 Alessandria, 10.669 Asti, 7260 Biella, 28.870 Cuneo, 16.279 Novara, 108.897 Torino, 7903 Vercelli, 7224 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1090 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1694 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Calano i ricoveri in terapia intensiva che sono 176 (- 8 rispetto a ieri) e i ricoveri non in terapia intensiva che sono 2.757 (– 3 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 16.477.
I decessi comunicati oggi sono 27 ma solo 2 verificatisi nelle 24 ore (il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 8.133 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1242 Alessandria, 518 Asti, 337 Biella, 935 Cuneo, 669 Novara, 3723 Torino, 382 Vercelli, 257 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
I pazienti guariti sono complessivamente180.909 (+1021 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 15.666 Alessandria, 8786 Asti, 6204 Biella, 25.215 Cuneo, 14.118 Novara, 95.636 Torino, 6821 Vercelli, 6136 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 941 extraregione e 1386 in fase di definizione.
Quanto al collocamento del Piemonte in area gialla si registra una prima dichiarazione del governatore Alberto Cirio: «Ho appena parlato con il ministro Speranza: il Piemonte da lunedì 11 gennaio continuerà ad essere in zona gialla, almeno fino a sabato 16. Lo confermano i dati dell’ultimo Report validato nel pomeriggio dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità. Pur avendo un Rt sotto l’1 che ci permette di restare in zona gialla è, però, fondamentale per tutti noi non abbassare il livello di attenzione perché i dati confermano una circolazione del virus alta in Italia, con valori che in tutte le regioni vanno verso l’arancione. Se oggi il Piemonte ha una situazione epidemiologica migliore di altre regioni è perché raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora, che è fondamentale non vanificare».
Nella stessa ordinanza il ministero ha disposto il passaggio a zona arancione di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia e Calabria.