Coldiretti Vercelli plaude al decreto “sostegni bis”: «Misure concrete per il rilancio dell’agricoltura»
«Un provvedimento che stanzia oltre 2 miliardi per l’agricoltura con misure concrete che vanno dal fisco al lavoro, dall’imprenditoria femminile ai giovani, dal rilancio degli allevamenti agli agriturismi, fino ai risarcimenti per il maltempo». È quanto afferma Coldiretti Piemonte in riferimento all’esame, da parte dell’aula della Camera, del Dl sostegni bis. L’esigenza di immediati interventi di sostegno è soddisfatta dalla previsione dell’esonero del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per il mese di febbraio 2021 a favore delle imprese delle filiere agricole dei settori agrituristico e vitivinicolo, incluse le imprese produttrici di vino e birra, in considerazione dei gravi effetti negativi che sono derivati a causa della pandemia. Tra le novità più importanti della discussione parlamentare introdotte grazie all’impegno della Coldiretti l’aumento a 161 milioni di euro per il 2021 del Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole danneggiate dalle gelate.
«Nel provvedimento – spiega Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli-Biella – si danno risposte concrete alle imprese di allevamento di bovini e suini aumentando per il 2021 le percentuali di compensazione Iva per le cessioni degli animali vivi portandole al 9,5%: tale intervento avrà immediati effetti anche in termini di liquidità disponibile per gli allevatori. Significativo è l’aumento di 5 milioni del fondo filiere per interventi destinati per il 2021 agli allevatori di bovini oltre allo stanziamento di 15 milioni di euro per il sostegno dei distretti di agricoltura biologica. Di grande rilievo le disposizioni in tema di agriturismo, soprattutto per l’incremento dell’occupazione, in quanto i lavoratori addetti all’agriturismo vengono considerati lavoratori agricoli anche ai fini di stabilire il rapporto di connessione tra attività agricola ed agrituristica. Importante l’intervento, sostenuto da Coldiretti, a favore dell’imprenditoria agricola femminile in quanto si estendono alle imprese condotte da donne, a prescindere dall’età, le misure agevolative sull’autoimprenditorialità previste solo per i giovani dai 18 ai 40 anni, quali ad esempio i mutui agevolati a tasso zero per gli investimenti o un contributo a fondo perduto sempre per gli investimenti. Significativo l’intervento – conclude Dellarole – per l’anticipazione a favore delle imprese agricole dei pagamenti diretti, nell’ambito degli aiuti Pac, in considerazione delle situazioni di crisi, anche di natura sanitaria e fitosanitaria o determinate da avverse condizioni metereologiche, in cui versano le imprese agricole. Le difficoltà derivanti dalla mancanza di liquidità da parte delle imprese agricole sono affrontate dal decreto Sostegni bis anche tramite l’integrazione del fondo Ismea per la gestione delle garanzie, a titolo gratuito, che l’Istituto eroga a favore delle imprese agricole».