Rotary: un’interessante serata sulla gestione del rischio d’impresa
Il Rotary Club Vercelli S. Andrea ha dedicato una propria recente riunione al tema della gestione del rischio in contesti e da parte di imprese multinazionali.
Animatore della serata il professor Carlo Cosimi, docente a contratto di Tecnica delle assicurazioni, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pisa, Insurance Vice President di Saipem Spa e Consigliere di amministrazione della Sigurd Rückversicherung AG di Zurigo.
La Saipem (Società Azionaria Italiana Perforazioni e Montaggi) S.p.A, le cui esperienze di gestione dei rischi sono state illustrate dal relatore, è una Società del Gruppo ENI, operante nel settore della prestazione di servizi per il settore petrolifero e specializzata nella realizzazione di infrastrutture per la ricerca e la produzione di idrocarburi, costruzione di impianti petrolchimici e di raffinazione nonché la realizzazione di linee di trasposto di petrolio e gas sia a terra che a mare.
Saipem è presente in oltre 60 paesi e occupa quasi 50.000 addetti, di 126 nazionalità diverse, di cui più di 7.000 sono ingegneri o tecnici di alto livello (project managers).
La Società dispone di 5 centri di direzione di progetto integrata (EPIC), di cui tre ubicati in Italia, nei quali viene seguita e coordinata tutta l’attività di progetto (ingegneria, acquisti, esecuzione e controllo), oltre ad avvalersi di 25 centri di progettazione sparsi nel mondo.
Anche nel settore dei servizi di perforazione petrolifera Saipem si è dotata di una imponente flotta di navi piattaforma, in grado di raggiungere le località di utilizzo e di svolgere attività di esplorazione e produzione su richiesta della compagnia petrolifera, per poi spostarsi altrove una volta terminato il contratto.
Data la natura delle sue attività industriali, Saipem presenta esposizioni di rischio importanti, la cui gestione implica scelte di rilevante delicatezza.
Infatti non tutti i rischi possono essere assicurati: vi sono rischi non assicurabili, sia per ragioni legali (ad esempio il rischio di rapimento), sia perché il mercato non offre soluzioni assicurative e/o capacità adeguate, mentre, all’opposto, vi sono rischi che è obbligatorio assicurare (generalmente tutti i danni a terzi parti).
Tra questi due estremi esiste una vasta area discrezionale, nel cui ambito ogni gruppo industriale deve decidere quali rischi assicurare (e in che misura e con quale eventuale franchigia) e quali sostenere direttamente, senza una specifica copertura assicurativa.