Dopo la siccità, grandine su diverse località piemontesi. Colpito anche il Novarese

E’ stata la grandine a dare il benvenuto al mese di aprile. Dopo 111 giorni senza precipitazioni, in questi primi giorni del nuovo mese oltre alla pioggia, tanto attesa, sono arrivati anche i primi danni in Piemonte.

Toccate varie zone piemontesi: da Trecate, in provincia di Novara, alla Val Cerrina, nell’alessandrino, dove si concentrano soprattutto coltivazioni di frutta, orticole e vigneti ma anche nocciolo e mandorlo: quest’ultimo, al momento in piena fioritura, è stato quello maggiormente compromesso. Scendendo poi verso il sud della regione, sono state colpite dalla grandine le province di Torino, soprattutto a Carignano si sono registrate forti raffiche di vento e una bufera a Susa, la strada provinciale che collega Carmagnola a Poirino è stata imbiancata dai chicchi di ghiaccio, grandinate nel Chierese che hanno danneggiato gli asparagi, e quella di Cuneo, dal Braidese al Fossanese, dal Saviglianese al Saluzzese, con incursioni in alcune valli cuneesi dove a farne le spese, maggiormente, sono stati i frutteti in fiore, i campi seminati a cereali, fino ai prati destinati alla produzione di foraggio ricoperti da alcuni centimetri di ghiaccio misto a neve.