Anche Pd e SiAmo Vercelli chiedono le dimissioni di Lavarino da presidente del consiglio comunale di Vercelli
Anche Pd e SiAmo Vercelli, con un comunicato congiunto dei due gruppi, chiede le dimissioni da presidente del consiglio comunale di Vercelli da parte di Romano Lavarino: «Nelle scorse settimane – si legge nella nota – abbiamo assistito a forti scontri, unicamente a mezzo stampa, tra le forze politiche di maggioranza, a seguito del passaggio del Presidente del Consiglio Comunale Lavarino dal gruppo consiliare della Lega a quello di Fratelli d’Italia, con i primi che hanno pubblicamente chiesto un passo indietro al Presidente. Ricordiamo che il Presidente del Consiglio è figura di garanzia il cui ruolo è strettamente legato ad una rappresentatività, che, a prescindere dal suo operato, Lavarino non ha mai avuto. È stato infatti eletto con 12 voti su 33 consiglieri (di cui la maggioranza dovrebbe contarne 21) tramite una votazione online caratterizzata da innumerevoli problemi, tali per cui la minoranza ne ha richiesto la sfiducia, che è stata bocciata dalla maggioranza con soli 13 voti.
Oltre quindi a non aver mai ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti dell’aula, al Presidente è stato ora chiesto un passo indietro dal gruppo della Lega, che lo ha fortemente sostenuto in modo decisivo in entrambe le votazioni. Riteniamo quindi che sia necessaria una verifica rispetto alla sua attuale rappresentatività alla luce delle dichiarazioni emerse in premessa e dei nuovi equilibri stabiliti in aula. Anche perché queste diatribe politiche rischiano di riflettersi nell’operato di un’Amministrazione sempre più assente.
Abbiamo quindi protocollato una mozione nella quale chiediamo che sia il Presidente stesso ad individuare le modalità opportune per verificare la presenza di una maggioranza che ne supporti il proprio ruolo, dopo aver eventualmente rimesso il proprio mandato. Non si tratta di una mozione di sfiducia, ma bensì di una richiesta di presa di consapevolezza di quelle che sono le problematiche, che riprende le uscite del gruppo della Lega e le porta nell’unico luogo in cui a queste discussioni può essere data data chiarezza, ossia il Consiglio Comunale».