Provincia, rifiuti, treni e Valsesia: il Pd ne ha per tutti…
L’on. Bobba l’ha definita una sorta di conferenza stampa del “ventaglio”, evocando gli incontri con i giornalisti che le massime cariche dello Stato tengono prima della pausa estiva. E, in effetti, l’appuntamento convocato venerdì sera nella sede del Pd vercellese ha visto i vertici del partito riassumere un po’ tutti i temi che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio di attività prima della sosta per le ferie e che, probabilmente, torneranno ad occupare le cronache politiche in autunno. Alessandro Portinaro, Maura Forte e lo stesso Bobba si sono concentrati anzitutto su quanto emerso dall’ultimo consiglio provinciale (quello del 22 luglio), ma hanno spaziato anche su altri temi.
Per ciò che concerne l’amministrazione provinciale gli esponenti del Pd hanno espresso preoccupazione per la difficile situazione finanziaria che l’ente si troverà ad affrontare nel prossimo quinquennio a causa dei tagli dei trasferimenti operati da Stato e Regione: «Ci allarma – ha detto Portinaro – che dal rendiconto 2010 emerga come siano stati utilizzati parte dei fondi per le compensazioni nucleari per coprire spese ordinarie, quando questi fondi avrebbero dovuto essere usati per investimenti».
Maura Forte ha rilanciato la richiesta di interventi incisivi su Trenitalia per migliorare l’erogazione dei servizi ai pendolari a partire dalla gestione della stazione di Vercelli «ormai abbandonata a se stessa» e ha rispedito al mittente «l’ipotesi avanzata dal consigliere regionale Cortopassi di realizzare un inceneritore di piccole dimensioni a Vercelli quando l’attuale termovalorizzatore andrà dismesso».
Bobba si è riservato le battute finali e anche il parlamentare non ha risparmiato nessuno: è tornato sulla vicenda dei 100mila euro annui stanziati dalla giunta provinciale per assumere un capo staff e un addetto stampa per il presidente Riva Vercellotti domandandosi se tra i 200 dipendenti della Provincia non ci sia nessuno in grado di assolvere a tali funzioni; poi Bobba ha criticato la scelta di nominare Tino Candeli a presidente del collegio dei revisori: «Nulla contro la persona e massimo rispetto sino a che la magistratura non ha compiuto i suoi passi, ma scegliere in un ruolo di controllo dell’ente un professionista che risulta tra gli indagati nella vicenda delle Terre d’acqua non è un bel segnale e soprattutto manifesta un’assenza di cautela preoccupante».
Infine una bordata al collega parlamentare della Lega Nord, Gianluca Buonanno: «In questi giorni Buonanno sta vendendo come una grande vittoria “padana” la legge sui Sacri Monti approvata in consiglio regionale sostenendo che, grazie alla sua azione, al Sacro Monte di Varallo sarebbe stato assegnato uno status particolare: si sappia che l’unica differenza dal testo iniziale è che il consiglio di amministrazione che gestirà il sistema parchi si riunirà alternativamente a Crea e a Varallo. Per in resto tutto rimane come indicato dal disegno di legge già elaborato durante l’amministrazione Bresso. Tutti amiamo il Sacro Monte, straordinario monumento, proprio per questo Buonanno eviti di mettere anche su questo patrimonio eccezionale un ridicolo “cappello padano”».
(altri particolari sul Corriere eusebiano in edicola sabato 6 agosto)