L’Arca di Vercelli riapre le porte con nuovi capolavori del Guggenheim

L’allestimento, curato da Luca Massimo Barbero, vuol essere un omaggio all’arte italiana del XX secolo

 

Venerdì 25 febbraio, in mattinata con i giornalisti e nel pomeriggio con le autorità e gli ospiti, ha aperto i battenti all’Arca di Vercelli la mostra 1900-1961 Arte Italiana nelle Collezioni Guggenheim, a cura di Luca Massimo Barbero.
Dopo la trilogia dedicata alla figura di Peggy Guggenheim, che in tre anni ha portato circa 120.000 visitatori nel capoluogo, riconoscendole a pieno titolo il ruolo di città d’arte, la rinnovata collaborazione tra Regione Piemonte, Comune di Vercelli e Collezione Peggy Guggenheim di Venezia consente dunque di ammirare oltre 40 opere di artisti italiani provenienti dalle collezioni Guggenheim di Venezia e New York.
La mostra è un omaggio all’arte italiana del XX secolo, con una selezione di lavori che descrivono la genesi, la maturazione e gli sviluppi della ricerca artistica d’avanguardia in Italia dal 1900 al 1961. L’allestimento permette di osservare come l’arte italiana sia stata recepita, nel corso di questi sessant’anni, dalla critica e dal gusto del collezionismo americano e arricchita da importanti collezioni private, prima fra tutte la Collezione Gianni Mattioli, significativo prestito a lungo termine alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Simbolicamente, nell’anno delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il percorso espositivo parte a ritroso con una tela di Giuseppe Capogrossi dei primi anni ’60. Attraverso le opere di artisti italiani riconosciuti a livello internazionale, la mostra ripercorre a ritroso la storia dell’arte italiana del XX secolo. Tra gli autori in mostra Arnaldo Pomodoro, Alberto Burri, Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Arturo Tosi, Amedeo Modigliani, Giorgio de Chirico. Particolare attenzione viene prestata all’opera di Mario Sironi, uno degli artisti italiani più rappresentati nella collezione veneziana, in Arca presente con otto lavori.
L’ultima parte del percorso espositivo è dedicata al Futurismo, movimento che da subito catturò l’attenzione del collezionismo pubblico e privato americano: opere di Giacomo Balla e Umberto Boccioni accanto ai lavori dei loro contemporanei quali Medardo Rosso, Gaetano Previati e Adolfo Wildt.
La mostra è realizzata con la collaborazione produttiva di Giunti Arte mostre e musei, che ne pubblica anche il catalogo. È previsto inoltre un intenso programma di iniziative di promozione e di supporto informativo e didattico. Tra le novità di quest’anno, il visitatore di Arca avrà a disposizione gratuitamente il servizio di audioguida che fornirà informazioni sia sul percorso espositivo sia sul ciclo di affreschi recentemente restaurati nelle navate laterali della ex chiesa di San Marco. La mostra rientra nel calendario di Esperienza Italia, programma di mostre ed eventi promossi a Torino e in Piemonte per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.