Santoni, la presentazione del nuovo mister

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Santoni, la presentazione del nuovo mister della Pro. Sala stampa Alberto Dalmasso dello stadio Robbiano Piola, ore 14.30 dell’11 luglio 2025, inizia sulla panchina della Pro la Stagione di Michele Santoni. Presenta Mattia Serchione, presente il direttore generale Filomeno Rocco Fimmanò. Fimmanò:” Oggi è un giorno particolare, è il giorno dell’anniversario, si aggiunge un anno in più alla Storia della Pro. Abbiamo voluto fortemente il mister, perché è una figura di respiro internazionale, perché dentro e fuori dal campo cerca di dare una disciplina, oltre naturalmente alle sue conoscenze tecniche, ha avuto esperienze importantissime in Olanda ed in Italia. Lo Staff, è giovane, ha idee e concetti tecnici e tattici molto innovativi, variegati”. Lo staff sarà comunicato nei prossimi giorni, si comporrà di 8-9 collaboratori, italiani e stranieri.

Michele Santoni:”Mi piace responsabilizzare tutte le persone che sono intorno a me, forse questo dipende dalla mia cultura nordica, anglosassone, cerco di creare una cultura che coinvolga tutti. Il mio intento è cercar di tirar fuori la parte positiva delle persone, aiuto dove posso aiutare, non mi considero uno che sa tutto, nello staff c’è chi ne sa molto più di me, il mio obiettivo è quello di portare a risultati positivi la Pro. L’obiettivo è quello di far crescere la Pro con talenti italiani ma non avremo solo italiani in Rosa. C’è un gruppo scouting che in Olanda non fa altro che visionare i profili, Furno lo seguivo già l’anno scorso e conosco bene il suo agente, l’ho voluto fortemente. Stiamo visionando tanti profili, vogliamo comporre la Rosa con una determinata logica, esperti e di prospettiva. Il modulo sono 11 nomi su un pezzo di carta, fa parte della mia cultura olandese ma è anche l’approccio di Bridge, al momento non c’è una Società privilegiata tra il Den Bosch, lo Xhanxi e la Pro, facciamo le stesse visite mediche, seguiamo iter uguali. Dal punto di vista tattico mi piace attaccare con 5-6 persone e difendere con 4, attaccare bene gli spazi, dettare i tempi quando abbiamo e quando non abbiamo la palla, avendo lavorato 5 anni all’Ajax, ho avuto un’influenza da bambino sul modo di giocare a calcio, che è stato poi integrato dall’esperienza estera e italiana. Il modulo è 4-3-3 anche se possiamo avere calciatori con caratteristiche diverse. In qualsiasi esperienza c’è da imparare , a Trieste sono stato molto bene, ho creato tante amicizie, tante volte l’allenatore vuole provare un’esperienza nuova e valutare meglio il progetto, loro volevano tanto e non hanno avuto i mezzi per farlo, quando me ne sono andato c’erano tanti giocatori emotivamente provati, in ogni caso spero che la Società si salvi. Bridge ha scelto Vercelli perché ha riscontrato che dal settore giovanile esce sempre qualità. La nostra Rosa sarà di 20 giocatori e tre portieri, questo è l’anno zero, l’importante è partire bene con la Prima Squadra, la cultura è e sarà rivolta al Settore giovanile, uno dei miei collaboratori ha fatto molti anni nel settore giovanile dell’AZ Alkmaar, dobbiamo fare di tutto perché i giovani in Prima Squadra possano emergere. In Olanda l’approccio societario è diverso, l’allenatore del Den Bosch è stato esonerato dopo 11 partite nonostante fosse primo in classifica e perché non lavorava con i giovani. Io già da Aprile 2025 ero in ufficio tutti i giorni ad Amsterdam a lavorare per la Pro. Il numero esatto dei calciatori che arriverà non lo so, sicuramente in mezzo al campo, ed in definitiva 4-5 calciatori arriveranno e ci sono giovani che neppure avevo preso in considerazione e mi stanno stupendo, fino a che li avrò in Rosa proverò a dargli qualcosa in più ed alcuni saranno girati in serie D. Umberto ( Germano, nota dell’umile cronista ) è un ragazzo straordinario, ha avuto un anno difficile e nel suo ruolo siamo occupati, da Piran e Pino ed abbiamo anche Martiner a destra. Sarei felicissimo dal punto di vista umano, dal punto di vista societario al momento non c’è spazio”.

Paolo d’Abramo