Celebrazione in Duomo dell’arcivescovo e benedizione dei mezzi di protezione civile in occasione del raduno dell’Associazione Nazionale Carabinieri
La lettura della “Preghiera del Carabiniere”, poetico inno alla Virgo Fidelis patrona dell’Arma, ha segnato per gli iscritti all’Associazione Nazionale Carabinieri irrigiditi commossi sugli attenti, il momento di maggior coinvolgimento durante la celebrazione della santa messa officiata in Duomo da S.E. Padre Enrico Masseroni, Arcivesovo di Vercelli, in occasione del tradizionale raduno annuale.
Tra le autorità presenti il Vice Prefetto di Vercelli Giovanni Icardi, il Questore Gaetano Sampietro, il Comandante Provinciale dell’Arma Col. Angelo Megna, il Vice Presidente del Consiglio Comunale Gianni Marino, L’Ispettore Regionale A.N.C. Gen. Franco Cardarelli, e inoltre, in rappresentanza delle Organizzazioni di Protezione Civile, il Presidente del Coordinamento Regionale Roberto Bertone, di quello Provinciale Dario Colangelo, Il Referente Regionale A.N.C. Roberto Zocchi, i rappresentanti di numerose Sezioni dell’A.N,C, e molti volontari di Protezione Civile con le loro sgargianti uniformi.
Ad accogliere gli illustri ospiti il Luogotenente Salvatore Trapani, Presidente della Sezione A.N.C. Di Vercelli
Intitolata al Brigadiere Aldo Suppo, morto eroicamente nell’adempimento del proprio dovere, la Sezione di Vercelli si appresta a celebrare il secolo di vita e raccoglie circa duecento soci tra ex militari, familiari e simpatizzanti che si ritrovano per trascorrere qualche ora insieme presso la sede di Corso Libertà o per svolgere attività ludiche, culturali, o di volontariato improntate all’altruismo, al senso del dovere e allo spirito di appartenenza che da sempre caratterizzano il “Carabiniere”.
Al termine della cerimonia religiosa Mons. Giuseppe Cavallone, Vicario Generale della Diocesi, ha benedetto i nuovi mezzi in dotazione al Nucleo di Protezione Civile dell’A.N.C. di Vercelli che opera da oltre quindici anni nell’ambito della Colonna Mobile di Soccorso della Regione Piemonte.
Già nella seconda metà degli anni ’90 si era cominciato a parlare, all’interno delle Sezioni dell’Arma in congedo, della possibilità di istituire, nuclei di Protezione Civile.
A Vercelli un gruppo di soci entusiasti colse immediatamente la sfida anche se gli inizi non furono certo incoraggianti. Non c’erano mezzi né uniformi e le competenze a disposizione erano quelle acquisite durante il servizio svolto nell’Arma, competenze validissime certamente, ma forzatamente troppo settoriali. Caparbiamente e con impegno, insieme agli altri gruppi che via via si affacciavano sullo scenario della Protezione Civile, gli ex carabinieri vercellesi hanno seguito corsi e svolto esercitazioni, si sono autofinanziati per munirsi di divise e un minimo di attrezzature, sono riusciti ad essere collegati tra loro con radio portatili. Inizi duri quindi, ma entusiasmanti, che hanno dato la possibilità di crescere e di acquisire professionalità e conoscenze tecniche lavorando sul campo gomito a gomito con le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, gli operatori sanitari del 118, gli Alpini dell’A.N.A., il Corpo Forestale dello Stato, gli specialisti del Soccorso Alpino e delle squadre antincendio boschive e dei tanti altri soggetti che operano nel campo della sicurezza e del soccorso.
Da allora molto è cambiato, l’Associazione Nazionale Carabinieri ha ufficializzato l’esistenza dei Nuclei (sono ormai circa 150 in tutta Italia) assumendone il coordinamento ed inserendoli a pieno titolo nel sistema di Protezione Civile Nazionale. A livello locale il Nucleo fa parte del Coordinamento Provinciale e della Colonna Mobile di Soccorso, che, con la sua potenzialità di uomini e mezzi, è una delle meglio organizzate della regione disponendo di cucine, moduli servizi, tende, gruppi elettrogeni, ospedale da campo, e soprattutto potendo contare su oltre cinquecento volontari specializzati nei vari settori di intervento.
Notevole è stata l’attività svolta in questi anni: vale la pena di ricordare l’impegno in occasione degli eventi alluvionali del 2000, delle esequie di Papa Giovanni Paolo II nel 2005 a Roma, per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. E ancora la grande mobilitazione in occasione del terremoto in Abruzzo nel 2009, dell’Alluvione in Veneto nel 2010, delle campagne anti incendi boschivi in Puglia e nelle emergenze idrogeologiche in Piemonte e Liguria, nell’emergenza neve in Umbria fino al recente terremoto in Emilia nel 2012.
Attivo dal 1997 il Nucleo A.N.C. di Vercelli conta una trentina di volontari tra cui alcune donne e svolge prevalentemente compiti di ricognizione, scorta tecnica, viabilità e monitoraggio del territorio. In caso di emergenza una efficiente catena di allertamento permette di mettere in campo una squadra di pronto intervento perfettamente autosufficiente ed in grado di operare composta da 4 – 6 persone nelle prime 2 – 4 ore dall’allarme. La forza completa è disponibile e operativa nelle 12 – 24 ore dall’evento.
I mezzi che hanno ricevuto la Benedizione sono una Fiat “Panda 4 X 4”, un pick-up “Wall” e un furgone promiscuo “Fiat Scudo” omologati anche per interventi antincendio e per il trasporto urgente di organi.
il Nucleo dispone di varie tipologie di apparecchi ricetrasmittenti mentre è in via di completamento il progetto che vedrà a breve tutte le componenti della Protezione Civile dialogare via radio su un’unica frequenza dedicata.
Di recente è stato attribuito al Nucleo di Vercelli il riconoscimento dello stato di ONLUS operante nel settore della Protezione Civile che gli permette di accedere al finanziamento da parte dei cittadini in sede di dichiarazione dei redditi (contributo del 5 X 1000 – C.F. 94022820024).