Festa di S. Eusebio 2017: tra memoria e futuro
Si è celebrata, questa mattina martedì 1 agosto, con un solenne pontificale in Duomo, la ricorrenza di S. Eusebio, patrono di Vercelli e del Piemonte. Alla presenza di tantissimi fedeli e del presbiterio eusebiano praticamente al completo, la messa è stata presieduta dal card. Giuseppe Versaldi, insieme all’arcivescovo mons. Marco Arnolfo e ad altri confratelli vescovi.
L’omelia è stata tenuta proprio dal card. Versaldi che, nell’occasione, festeggiava anche i 50 anni di ordinazione sacerdotale e i 10 di ordinazione episcopale. Il porporato è partito dalla parola del Vangelo per ripercorrere il magistero di S. Eusebio: dal cenobio, alla difesa della fede al concilio di Nicea, sino all’esilio di Scitopoli. «Il nostro santo patrono – ha detto Versaldi – deve essere di insegnamento alla Chiesa di oggi perché sia più missionaria e capace di testimonianza».
Poi il card. Versaldi ha voluto citare, uno ad uno, i successori di Eusebio che hanno segnato il suo cammino: «Mons. Montanelli, che non ho conosciuto, ma mi ha battezzato, mons. Imberti che mi ha accolto in seminario, mons. Mensa che mi ha ordinato sacerdote, il card. Bertone che mi ha voluto come vicario generale, padre Masseroni che mi ha ordinato vescovo e infine il carissimo fratello don Marco Arnolfo che mi invita in ogni occasione significativa e mi accoglie con squisita cortesia».
Al termine della celebrazione mons. Arnolfo ha donato al card. Versaldi uno scrigno contenente una reliquia di S. Eusebio e un frammento dell’antico anfiteatro di Scitopoli dove il patrono patì l’esilio. Per contro il cardinale ha donato all’Arcivescovo una raccolta di monete recanti l’effigie del Papa coniate dal Vaticano.
(Sul numero del Corriere eusebiano in edicola da venerdì 4 agosto la cronaca e le foto della festa di S. Eusebio e del pellegrinaggio diocesano a Oropa di giovedì 3 agosto).