Il cordoglio della diocesi di Vercelli per le vittime di Bruxelles

Mons. Arnolfo: «La spirale del terrore si interrompe solo con la pace e lo sviluppo»

I funerali di due delle cinque vittime di Brandizzo si svolgeranno in Duomo a Vercelli

Il dolore talvolta non trova parole per esprimersi anche se, in questi ultimi giorni, si sono spesi fiumi di inchiostro per commentare i fatti di Bruxelles.

La diocesi di Vercelli, attraverso un comunicato dell’arcivescovo, mons. Marco Arnolfo, unitamente a tutta la curia e alla chiesa eusebiana, ha cercato di sintetizzare i sentimenti che attraversano anche la nostra comunità dopo questo ennesimo episodio di violenza inaudita: «La Diocesi di Vercelli – si legge nella nota – attonita per la brutale violenza terroristica che ha nuovamente insanguinato l’Europa, si unisce commossa al cordoglio internazionale autorevolmente espresso dalla voce di Papa Francesco, con le sue parole di ferma «condanna» contro «la violenza cieca che causa così tanta sofferenza».

Pur tristemente abituati a convivere da anni con situazioni internazionali drammatiche, frutto di guerre, devastazioni e feroci attentati terroristici, siamo rimasti ancora una volta profondamente colpiti di fronte alle drammatiche notizie e immagini provenienti da Bruxelles. Nuovamente ci siamo sentiti sprofondare nell’abisso del male assoluto, senza attenuanti né giustificazioni, in cui sembra di sentir risuonare le parole di Gesù nella sua Passione, «questa è la vostra ora: è l’impero delle tenebre» (Luca 22,53): è il buio avvolgente in cui la stessa ragione umana viene meno, ottenebrata dalla spirale del fanatismo più cieco e brutale.

Ma, pur nella drammaticità dell’ora vissuta dalla storia, il cristiano sa che non vengono meno le ragioni della sua fede, e pertanto affida al Dio della tenerezza e della misericordia tutti coloro che hanno perso la vita, elevando preghiere per le vittime della strage ed esprimendo sincera solidarietà verso coloro che hanno vissuto in prima persona la tragedia (tra cui una giovane valsesiana di Varallo, rimasta solo leggermente ferita), le loro famiglie e coloro che si prodigano nei soccorsi e nelle cure.

E insieme, la diocesi di Vercelli invita a pregare anche per gli altri mali profondi che affliggono oggi l’umanità, per tutte le situazioni da cui il terrorismo trae alimento per la sua perversa spirale di morte: la povertà endemica di interi popoli e paesi, il debito estero schiacciante, la mancanza di serie opportunità di lavoro, le ferite inflitte al pianeta dal degrado ambientale, i regimi politici anti-democratici e corrotti che calpestano i più elementari diritti dell’uomo, l’analfabetismo, lo sfruttamento dei minori e delle donne…

Di fronte a queste vere e proprie “piaghe” dell’umanità la preghiera confidente e umile è oggi più che mai l’unica vera “arma” concessa al cristiano e la risorsa spirituale a cui attingere per incidere concretamente nelle diverse situazioni con azioni di pace e di sviluppo internazionale».