L’Arcivescovo: “La Chiesa eusebiana solidale con le posizioni ribadite da Papa Francesco”
"In particolare sui migranti va condivisa una politica basata su accoglienza e integrazione"
In un’intervista pubblicata il 9 agosto da un noto quotidiano nazionale papa Francesco ha ribadito e ulteriormente precisato il proprio insegnamento in merito ad alcuni temi qualificanti, al centro del dibattito civile e politico, fornendo, con la consueta chiarezza, risposte puntuali che interpellano fortemente la coscienza credente, stimolando l’adesione di fede di ogni autentico cattolico.
Il Pontefice ha esordito auspicando «un processo di rilancio» dell’unità europea, capace di superare la sfida dei sovranismi e dei populismi alla luce della necessaria integrazione tra «identità» e «dialogo»: «dalla propria identità – ha dichiarato il Papa – occorre aprirsi al dialogo per ricevere dalle identità degli altri qualcosa di più grande», alla luce del principio fondamentale secondo cui «il tutto è superiore alla parte».
Venendo al tema strettamente attuale dei migranti il Pontefice ha quindi indicato alcuni criteri essenziali, che dovrebbero ispirare anche l’azione dei governi europei: «Primo: ricevere, che è anche un compito cristiano, evangelico. Le porte vanno aperte, non chiuse. Secondo: accompagnare. Terzo: promuovere. Quarto: integrare», ricercando sempre soluzioni comuni e creative nel dialogo con gli altri Paesi qualora il numero dei richiedenti asilo venga ad essere eccedente le possibilità concrete di un’accoglienza dignitosa. Senza dimenticare l’unica decisiva soluzione dei problemi dell’Africa, travagliata da fame e guerre: operare in vista di una reale pacificazione del continente e dell’attivazione di importanti investimenti da parte delle aree economicamente più evolute del pianeta per rimuovere alle radici le cause dei flussi migratori.
Francesco ha inoltre espresso la propria forte preoccupazione per la crisi ecologica che il pianeta sta attraversando: surriscaldamento , esaurimento delle risorse disponibili, deforestazione, in particolare dell’Amazzonia, «scomparsa delle biodiversità» e «nuove malattie letali» costituiscono i fenomeni più macroscopici di «una deriva e una devastazione della natura che potranno portare alla morte dell’umanità», ma nei confronti dei quali sono coglibili i semi di speranza costituiti dai «movimenti di giovani ecologisti, come quello guidato da Greta Thurnberg, “Fridays for future”».
L’Arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, unitamente alla Curia arcivescovile, esprime il più sincero ringraziamento della Diocesi al Santo Padre per questo ulteriore contributo di riflessione, ispirato dalle linee portanti del suo alto Magistero, in spirito di sincera e totale condivisione dei contenuti offerti alla riflessione personale di credenti e non-credenti, impegnandosi a diffondere e richiamare ulteriormente nella propria prassi pastorale ordinaria le linee-guida proposte da papa Francesco.
Arcidiocesi di Vercelli
Ufficio Comunicazioni sociali