Comunità per minori in difficoltà: denunce e richiesta danni
Il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vercelli, al termine di una articolata attività investigativa a tutela della spesa pubblica nel comparto sanitario, condotta preliminarmente nell’ambito di polizia giudiziaria e successivamente nell’ambito di indagini di polizia erariale delegate dalla Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti del Piemonte, ha segnalato alla magistratura contabile un danno erariale di 2,6 milioni di euro nei confronti di un direttore sanitario-psicoterapeuta ed amministratori di una comunità terapeutica per minori in difficoltà accreditata presso l’Asl di Vercelli.
In particolare, gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle, coordinati dapprima dalla Procura della Repubblica di Vercelli (a seguito di segnalazione da parte della Procura dei Minori di Torino), sono stati condotti attraverso una minuziosa analisi della documentazione contrattuale stipulata con Enti Pubblici e delle spese sostenute dalla struttura sanitaria ed hanno evidenziato che la comunità ha erogato un servizio ben lontano dagli standard previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle condizioni organizzative e logistiche, disattendendo sistematicamente le prescrizioni che venivano impartite dagli organi di vigilanza pubblici.
Infatti, gli ospiti non ricevevano adeguato supporto educativo e assistenza psicologica. Non erano sufficientemente strutturati i percorsi di recupero e le ore di trattamento psicoterapeutico risultavano inferiori a quelle pattuite con la Pubblica Amministrazione. I minori venivano ospitati in un immobile non adeguato alle loro necessità così come non sempre era adatto ai loro bisogni la somministrazione dei pasti quotidiani.
Sono stati denunciati 6 soggetti alla Procura della Repubblica di Vercelli per frodi in pubbliche forniture ed il danno erariale individuato è stato quantificato in 2,6 milioni di euro derivanti, in massima parte derivante dall’importo che numerose Asl sparse sul territorio nazionale corrispondevano alla cooperativa che gestiva la comunità terapeutico – minorile ottenendo in cambio un servizio ritenuto non sufficiente. In data 6 maggio il GUP del Tribunale di Vercelli ha disposto il rinvio a giudizio dei soggetti denunciati.