Al termine dell’interrogatorio fermata la figlia di Franca Ranghino

Cristina Carenzo accompagnata in carcere. E’ sospettata dell’omicidio della madre

L'ingresso della casa di Franca Ranghino (foto G. Morera)

È stata condotta al carcere di Billiemme e sottoposta a fermo Cristina Carenzo, la figlia di Franca Ranghino, la donna di 81 anni uccisa in via Walter Manzone il cui corpo era stato ritrovato proprio dalla figlia giovedì mattina nella villetta a schiera dove abitava. E’ questa l’ultima clamorosa svolta del caso che, dalle prime ore di oggi, ha sconvolto l’opinione pubblica vercellese e l’intero rione Canadà. Al momento non trapelano ulteriori particolari quindi non è dato sapere se il fermo sia conseguente ad una confessione della Carenzo o alle deduzioni del magistrato inquirente. E’ probabile, nelle prossime ore, una conferenza stampa di procura e questura. Da quanto si apprende Laura Ranghino sarebbe morta in seguito alle percosse subite al culmine di un violento litigio con la figlia: lo avrebbero confermato i vicini di casa che avrebbero udito parecchio trambusto nella serata precedente al ritrovamento del corpo. Dalle ricostruzioni effettuate in queste ore emerge che Cristina Carenzo dopo la separazione dal marito. Laura Ranghino era rimasta vedova alcuni anni fa dopo la morte del marito, il noto commercialista vercellese Luciano Carenzo. In queste ore si attende la convalida del fermo da parte del Gip.