Allarme sanità: altri 10 reparti a rischio

Oltre alla soppressione di Emodinamita, la Regione indica come opzionali diverse strutture complesse dell’ospedale S. Andrea

E solo di ieri l’allarme lanciato da diverse parti politiche circa il “taglio” del reparto di Emodinamica dell’ospedale di Vercelli, ma oggi la situazione appare ancora più critica. Secondo quanto dichiarato durante una conferenza stampa convocata dal capogruppo di Vercelli Amica, Enrico Demaria, i reparti a rischio sarebbero addirittura 11.

Nel piano di revisione dell’assetto sanitario regionale presentato giovedì al “Tavolo Massicci” presso il ministero dell’economia, infatti, vengono confermate solo 10 delle attuali “strutture complesse” del S. Andrea. Tutte le altre diventano “optional” (questa la definizione che ne viene data nel documento programmatorio predisposto dall’assessore Saitta). Stiamo parlando di Malattie Infettive, Pneumologia, Urologia, Orl, Centro Trasfusionale, Anatomia Patologica, Reumatologia, Gastroenterologia, oncologia e psichiatria.

«Ci siamo subito attivati – ha detto Demaria – perché il consiglio comunale sia coinvolto nell’analisi della questione con la convocazione di una seduta straordinaria in cui sia lo stesso Saitta a spiegarci cosa accadrà. Vogliamo sapere cosa significa quel termine “optional”: che i reparti citati potranno essere spostati da Vercelli a Borgosesia? Che potranno diventare strutture semplici? O che saranno potenzialmente sopprimibili».

Di certo resta la proposta di soppressione di Emodinamica pare sulla scorta di una valutazione errata dei dati in possesso della Regione che avrebbe preso in considerazione gli interventi di angioplastica condotti in un semestre al S. Andrea e non il risultato complessivo sull’intero anno: «Ci auguriamo che l’errore venga corretto – ha concluso Demaria – e che sul resto ci siano risposte convincenti».