Cappuccio sulla vicenda mascherine: «Controlli doverosi e trasparenti»
In sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio, interviene sulla questione sollevata dal comunicato stampa della Pro Loco di Santhià che, nei giorni scorsi, è stata sottoposta a controlli da parte della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza per un’attività legata alla fornitura di una partita di mascherine chirurgiche. Controlli che hanno condotto all’accertamento della correttezza della Pro Loco stessa, ma hanno innescato qualche polimica.
«E’ noto a tutti noi – scrive Cappuccio – lo sgradevole sciacallaggio che ha interessato tutto il nostro Paese: la carenza di mascherine, importanti dispositivi di sicurezza di cui era quasi privo il personale medico e paramedico. Le stesse forze dell’ordine si sono attivate in tutta Italia per scongiurare operazioni speculative che imponevano prezzi stratosferici agli incauti acquirenti. Per tale motivo anche la nostra Città ha visto la presenza della Guardia di Finanza per evitare possibili effetti inflattivi in questo periodo fortemente interessato da attività speculative.
In tale ottica, anche il Corpo di Polizia di Santhià si è adoperato in seguito a un esposto che denunciava ipotetiche attività irregolari in materia di commercio di mascherine. Non occorre scomodare i sacri testi di diritto e procedura penale per dedurne che, in presenza di un esposto circostanziato, si deve intervenire e contestualmente interessare superiori organi di polizia, in questo caso la Guardia di Finanza particolarmente esperta in materia commerciale ed economica.
Bene, leggendo quello che è stato scritto sui social: encomi e apprezzamento per la Guardia di Finanza, giudizi negativi nemmeno velati alla Polizia Locale. Eppure entrambe le forze dell’ordine sono pervenute, in momenti diversi e separatamente, alla medesima conclusione: tutto regolare.
Lascio a chi legge le considerazioni del caso.
Un ultimo appunto. Tutti pretendono che le forze dell’ordine intervengano prontamente e risolutamente salvo criticarne ferocemente l’inerzia o il ritardo, magari dovuto alla sovrapposizione di compiti e interventi contestuali; nello stesso modo fioccano le critiche da parte di coloro che sono stati oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine.
Concludo le mie osservazioni verso coloro che si stracciano le vesti per una semplice attività di controllo che invece dovrebbero plaudire per la tempestività e la correttezza dimostrata anche in questo caso, assicurando l’opinione pubblica della regolarità della vendita di certi prodotti».