«Ciao Edo, ora sei a casa…». In un duomo gremito i funerali del giovane atleta morto giovedì

L'arrivo del feretro di Edoardo Fiore in duomo

«La domanda che si pone l’assemblea qui intorno a te, è: dove sei Edo? “Ovunque tu sia” è un modo di dire che ormai si sente e si legge. Ma tu Edo non sei ovunque. Non ci sono più libri su cui studiare, partite, tornei, campionati, coppe e trofei. Il Signore che, come dice S. Agostino “è più intimo a noi di noi stessi”, ti riporta a casa. Sei a casa Edo». Sono le parole di mons. Denis Silano, direttore della Cappella eusebiana, che oggi, sabato 1 febbraio, ha celebrato in cattedrale a Vercelli, il funerale di Edoardo Fiore, 17 anni, morto giovedì 30 gennaio all’ospedale S. Andrea, per complicanze di quella che sembrava una semplice influenza. Con mons. Silano, anche mons. Cesare Caggiula, parroco di Pezzana, don Massimo Bracchi, parroco delle Maddalene e mons. Stefano Bedello, parroco del duomo e vicario generale che ha animato la liturgia. All’uscita del feretro gli atleti del Vercelli Volley, associazione sportiva in cui giocava Edoardo, hanno srotolato lo striscione con la scritta “Ciao Edo, insegna a palleggiare anche agli Angeli” e lanciato in cielo palloncini bianchi e azzurri, i colori della Asd. 

4 Commenti su «Ciao Edo, ora sei a casa…». In un duomo gremito i funerali del giovane atleta morto giovedì

  1. Dolce Angelo di Dio ti porteremo nel cuore ,ma non ci si rasegna a morire x una diagnosi non approfondita a 17a.

  2. si dice che il Signore si prenda i migliori, oggi con il tuo volo veloce in punta di piedi te ne sei andato troppo presto. guarda Ale,Michele,ciao la tua nonna Mary

  3. si dice che il Signore si prenda i migliori, oggi con il tuo volo veloce in punta di piedi te ne sei andato troppo presto. guarda Ale,Michele,ciao la tua nonna Mary

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