Conferenza dei servizi Asl: migliorano gli standard, ma rimangono criticità

Con quasi 2.000 dipendenti l’Azienda sanitaria resta il principale polo occupazionale della provincia

Chiara Serpieri parla alla conferenza dei servizi dell'Asl Vc

Una conferenza dei servizi dell’Asl di Vercelli in parte di consuntivo, in parte di prospettiva: questa, in sintesi, la logica con la quale si è svolta la riunione di mercoledì sera dell’organismo costituito in seno all’azienda sanitaria.

Il direttore generale Chiara Serpieri ha illustrato i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi assegnati all’Azienda: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo di sostenibilità economica e di efficientemento dei presidi ospedalieri con un aumento del livello di produzione. Ulteriormente migliorata la tempestività negli interventi per frattura di femore dove su una percentuale attesa del 70%, l’Asl Vc ha raggiunto il 78%. Anche gli interventi di angioplastica per infarto che devono essere realizzati entro due giorni hanno avuto percentuali di miglioramento: su un valore atteso dell’85%, nel 2017 la percentuale è stata del 95%, contro il 92% del 2016. Diminuiscono anche i parti cesari che rimangono sotto la soglia del 20% e si attestano nel 2017 sul 17%. Per quanto riguarda i tempi di attesa ambulatoriali, rispetto alle prestazioni monitorate dalla regione, l’Asl di Vercelli nel 2017 è entro gli standard richiesti per 34 prestazioni su 40 con un 85% di esami che vengono effettuati entro i tempi richiesti, contro il 62% del 2016. Tra le prestazioni in cui si registrano ancora alcune criticità – legate per lo più alla difficoltà di assunzione di ulteriore personale – vi sono endocrinologia, oculistica, mammografia, ecografia addominale, colonscopia, audiometria. Sul fronte prevenzione è stato raggiunto a pieno l’obiettivo di copertura sugli screening oncologici e sulle vaccinazioni nei bambini».

Pienamente entro lo standard richiesto le attese registrate in pronto soccorso: «A Vercelli, dove il limite da non sforare è 6 ore, il tempo di attesa per i pazienti dopo il triage è di circa 5 ore; a Borgosesia, dove lo standard è 4 ore, il dato si attesa sulle 3 ore».

Per quanto riguarda la consistenza del personale i dipendenti dell’Asl nel 2017 sono in tutto 1.972, di cui 1.336 sanitari; erano 1.956 nel 2015 di cui 1.320 in ruolo sanitario. Dati di tutto rispetto che confermano l’Azienda sanitaria come il principale polo occupazionale della provincia.

«L’Asl ha sempre creduto e continua a credere nell’importanza di investire sulle risorse umane, pur dovendo fare i conti oggi con le note difficoltà di reperire specialisti delle diverse discipline – hanno detto i vertici di corso Abbiate – Una attenzione particolare è stata posta al territorio con l’attuazione del progetto case della salute e lo sviluppo di servizi in grado di supportare i pazienti più fragili. Sono 122 in tutto i medici di medicina generale che afferiscono all’Asl di Vercelli e 14 i pediatri di libera scelta».

«Il master per la formazione dell’infermiere di famiglia e di comunità – ha concluso Serpieri – ha rappresentato uno step importante perché significativo nell’affermare la volontà dell’Azienda di investire sulle nostre risorse umane in funzione delle necessità e dei bisogni della popolazione. Una attenzione, quella posta ai pazienti fragili, in linea con il modello tracciato dalla Regione Piemonte nel piano della cronicità: un sistema basato su percorsi personalizzati, sulle cure domiciliari e sullo sviluppo dell’assistenza territoriale».