Conseguivano la patente di guida al posto dei loro “clienti”: denunciati

La Polizia, con l’operazione “Under”, smantella una banda di stranieri ben organizzata: per ogni esame superato incassava 2.500 euro

Brillante operazione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato di Vercelli (denominata “Under”), attraverso un’attività – condotta dalla squadra di polizia giudiziaria della Polizia Stradale di Vercelli –  che ha avuto inizio nel mese di settembre 2016 e si è conclusa nel mese di agosto 2017 con la denuncia in stato di libertà di quattro persone per il reato di associazione per delinquere, sostituzione di persona, falsificazione di documenti d’identità validi per l’espatrio e uso di atti falsi. I rei si erano adoperati al fine di portare a termine esami di conseguimento della patente di guida mediante la tecnica della sostituzione di persona. L’indagine veniva avviata a seguito di una segnalazione pervenuta dall’Ufficio patenti della locale Motorizzazione Civile di Vercelli da cui il personale della Squadra di P.G. apprendeva che durante una seduta d’esame di teoria a quiz, in corso dal momento della segnalazione, un soggetto apparentemente di origini straniere, aveva tentato di sostituirsi, nella seduta d’esame, ad un candidato di origini albanesi, mediante l’esibizione di documenti falsificati e, appena scoperto, si era dato alla fuga facendo perdere le tracce e portando con sé i documenti falsi.

L’attività di sopralluogo e di reperimento informazioni permetteva di acquisire, nell’immediatezza, informazioni utili al rintraccio del soggetto che aveva commissionato la sua sostituzione all’esame per il conseguimento della patente di guida. Indagini di carattere tecnico, eseguite nei giorni successivi, permettevano di individuare i componenti di un sodalizio criminale – composto da soggetti stranieri (ghanesi e albanesi) – che, a seguito dell’infruttuoso tentativo posto in essere presso la Motorizzazione Civile di Vercelli, aveva già organizzato una nuova sostituzione di persona presso la Motorizzazione Civile di Pavia.

Qui, nella data di prenotazione del nuovo esame teorico a quiz, gli agenti di polizia effettuavano un servizio di appostamento e, al fine di cogliere nella fragranza dei fatti il sostituto, si camuffavano da personale preposto all’identificazione dei candidati all’interno dell’aula d’esame.  Tale attività permetteva di individuare un soggetto di origini indiane che, con la medesima tecnica adoperata presso la Motorizzazione Civile di Vercelli, ossia mediante carta d’identità e permesso di soggiorno contraffatti, tentava di sostituirsi al medesimo soggetto albanese che avrebbe dovuto sostenere l’esame a Vercelli.

Questi, nell’immediatezza dei fatti veniva perquisito e trovato in possesso della pratica amministrativa di prenotazione dell’esame e del certificato medico previsto per conseguire la patente di guida, entrambi falsificati e riportanti la sua foto con i dati anagrafici del soggetto albanese. Accertamenti sui documenti falsi sequestrati e sui contatti che i due soggetti sono risultati aver intrattenuto nel periodo a ridosso delle due sedute d’esame permettevano di identificare anche altri due soggetti, entrambi di origini africane residenti nelle provincie di Pavia e Lodi, che avevano preso parte ai fatti, uno come capo dell’organizzazione e l’altro come procacciatore di clienti presso una cooperativa di logistica dove è risultato lavorare.

Venivano eseguite svariate perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei soggetti individuati e site nella province di Alessandria, Pavia, Bergamo e Lodi, che permettevano di sequestrare materiale informatico e cartaceo, consentendo di ricostruire l’intera vicenda e i ruoli ricoperti dai soggetti identificati. L’attività d’indagine svolta portava alla disarticolazione di un ben organizzato sodalizio criminale, radicato in Piemonte e Lombardia e dedito a permettere il conseguimento della patente di guida a soggetti privi delle conoscenze necessarie per ottenere l’idoneità alla prova teorica a quiz prevista per conseguire la patente di guida.

È stato accertato che il capo dell’organizzazione una volta reperito “il cliente” per tramite del correo impiegato presso una cooperativa che gestisce attività di logistica di varie aziende tra il Piemonte e la Lombardia, acquisiti i documenti originali, li falsificava apponendovi le foto del soggetto incaricato alla sostituzione e, dopo aver compilato la pratica amministrativa la presentava, prenotando l’esame, presso un ufficio della Motorizzazione Civile da lui ritenuto “sicuro”. Qui, il sostituto, nella data d’esame, con al seguito i documenti falsi e la pratica amministrativa, si presentava sostenendo l’esame e una volta ottenuta l’idoneità riconsegnava l’incartamento al “capo” che si adoperava poi per la successiva prova pratica che, come emerso dalle indagini veniva poi sostenuta dal reale candidato.

Le indagini svolte hanno permesso di appurare che il costo totale di tale operazione era di circa 2.500 euro di cui 1.500 all’organizzatore, 1.000 euro all’intermediario che aveva procacciato il cliente e 500 euro al sostituto che materialmente sosteneva l’esame scritto. Sono stati indagati in stato di libertà per il reato di associazione a delinquere, sostituzione di persona e uso di documenti d’identità validi per l’espatrio falsi, (ex artt. 416,489 e 494 C.P.):

B. K., nato in Albania nel 1992 e residente ad Alessandria;

O. V., nato in Nigeria nel 1986, residente a Lodi;

E. F., nato in Nigeria nel 1992, residente a Voghera (PV);

R. R., nato in India nel 1995, residente a Castelli Calepio (BG).