Controlli nella zona di corso Prestinari: scoperta officina irregolare

Proseguono, da parte della Polizia di Stato, i controlli finalizzati a contrastare il degrado urbano nella zona di Corso Marcello Prestinari: dopo la rimozione ed il sequestro tra Via Luigi Pirandello e Corso Prestinari  di 11 autovetture abbandonate in strada prive di assicurazione, una delle quali divenuta dimora di fortuna per tossicodipendenti, dal momento che all’interno sono state trovate diverse siringhe, nei giorni scorsi è stato effettuato un controllo amministrativo nei confronti di una autofficina, sita nelle vicinanze, ai cui proprietari erano state date in affidamento dopo il sequestro 4 delle suddette autovetture, in quanto da loro lasciate sulla pubblica via.

Personale della Squadra di Polizia Amministrativa della Questura e della Squadra di Polizia Giudiziaria della locale Sezione di Polizia Stradale, con la collaborazione di personale del Comando Provinciale Vigili del Fuoco, hanno appurato come nei locali siti in una corte interna a ridosso di civili abitazioni vi fosse una vera e propria officina abusiva.

I proprietari della stessa, in quel fabbricato, avevano infatti l’autorizzazione soltanto per effettuare vendita di accessori e gomme per auto, in virtù di una destinazione d’uso di natura appunto commerciale: di fatto, invece, all’interno del manufatto, venivano svolte, in assenza dei requisiti previsti dalla legge, attività di  gommista ed officina meccanica: a dimostrarlo la presenza di numerose autovetture in riparazione, con parte del motore smontata, o prive di altri organi meccanici, nonché prive dei pneumatici.

Sul posto è stato fatto intervenire anche personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’ASL, ed effettuata una ispezione al materiale depositato nell’officina, con particolare riguardo al regolare smaltimento dei rifiuti speciali: la stessa ha permesso di rinvenire diversi materiali di lavorazione e di scarto, parti di motore, pneumatici, olio esausto), dei quali mancava altresì il previsto registro di produzione e smaltimento.

Al termine del controllo, sono stati sequestrati tutti gli attrezzi utilizzati per le attività non autorizzate, e sono state elevate, al momento, sanzioni amministrative per un totale di circa 9300 euro, salvo ulteriori esiti degli accertamenti svolti.