Coniugi Rom rubavano agli anziani con la “tecnica dell’abbraccio”: individuati e arrestati dalla Squadra Mobile di Vercelli
La Polizia di Stato di Vercelli, al termine di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli iniziata in primavera, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di molteplici furti aggravati, rapine e indebiti utilizzi di carte di credito ai danni di anziani residenti in città. Le indagini hanno preso avvio alla fine dello scorso mese marzo quando era stato perpetrato un furto aggravato e un indebito utilizzo di carta bancomat ai danni di una ottantatreenne signora vercellese. Nello specifico una donna, avvicinatasi alla signora con la scusa di chiederle l’elemosina per poter acquistare il latte alla neonata che portava in braccio, riuscì a sottrarre alla stessa il portafoglio per poi darsi alla fuga con il compagno che la attendeva in macchina. Subito dopo i due malviventi riuscirono a prelevare dal bancomat dell’anziana una cospicua somma tramite tre diversi prelievi.
Dalle indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, tramite le immagini di video sorveglianza del bancomat, si è riuscito a risalire al volto dell’uomo senza però identificarlo.
A metà aprile scorso i due malviventi hanno posto in essere un nuovo reato ai danni di una 74enne signora vercellese; nell’occasione la donna mediante la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio” aveva avvicinato la signora e, con la “tecnica dell’abbraccio”, le aveva sottratto dal polso l’orologio per poi fuggire, come da copione, con il compagno che la attendeva in macchina. Le investigazioni della Polizia hanno scoperto la targa del veicolo usato dai due malviventi per la fuga, riuscendo finalmente ad identificare l’uomo, un 28enne di origine rom, già noto alla Polizia per i numerosi reati contro il patrimonio e la persona.
A fine aprile i due hanno posto in essere un ennesimo colpo a Vercelli.
In questo caso la donna accompagnata dai suoi tre figli per non destare sospetto, si era avvicinata ad un 84enne signore vercellese e, sempre mediante la “tecnica dell’abbraccio”, era riuscita a rubargli il portafoglio dandosi poi alla fuga.
Infine a metà dello scorso maggio la donna, sempre accompagnata dai tre figli minori, aveva avvicinato una 89enne signora vercellese e, abbracciandola, era riuscita a rubarle il portafogli.
Gli uomini della Squadra Mobile, dopo questo ulteriore reato, sono riusciti ad identificare anche la donna, una 26enne di origine rom, già nota alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio e la persona.
Gli indizi di colpevolezza raccolti dalla Polizia hanno consentito alla Procura della Repubblica di richiedere al G.I.P. presso il Tribunale di Vercelli due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti della coppia.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Vercelli ha accolto in pieno la richiesta della Procura anche in virtù della particolare attitudine criminale dei malviventi che erano soliti “usare” minori, anche neonati, per compiere i furti.
I due criminali sono stati raggiunti in Provincia di Torino dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Vercelli che, anche grazie all’ausilio della Polizia Locale di Chieri, hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere e, dopo gli atti di rito, associato i malviventi alla locale Casa Circondariale.
Durante la conferenza stampa di illustrazione dei risultati dell’indagine è stato ribadito l’appello, soprattutto alle persone anziane, di diffidare degli sconosciuti che si avicinano loro con scuse poco plausibili e soprattutto di segnalare comportamenti anomali alle forze dell’ordine. Inoltre è assolutamente da sconsigliare l’abitudine di tenere il codice di sblocco di bancomat o carte di credito nel portafoglio per evitare (come successo nei casi sopra citati) che i malviventi “prosciughino” anche i conti corrente dei malcapitati.