Crisi della sanità: la Regione annuncia uno stanziamento straordinario

«Entro fine mese 100 milioni aggiuntivi alle Asl per pagare i debiti di lungo periodo». Ma l’assessorato ammette: «Liquidità peggiorata nel 2012»

Mentre infuria, anche nel Vercellese, la polemica tra farmacie e Asl per l’annunciato ritardo nell’erogazione dei rimborsi delle ricette della mutua, la Regione (cui spetta la competenza esclusiva in tutta la materia sanitaria) cerca di gettare acqua sul fuoco annunciando un’erogazione straordinaria di circa 100 milioni nel corso del mese di febbraio proprio alle Asl. Questo per consentire il pagamento ai fornitori del sistema sanitario che attendono gli sblocchi da più tempo.

Un atto “distensivo” reso noto con un comunicato stampa dell’assessorato alla sanità, ma per ora non è chiaro chi, in concreto, beneficerà dello stanziamento: «Nel mese corrente – si legge nel comunicato – un’erogazione straordinaria di liquidità sarà effettuata cominciando dalle strutture che si occupano di handicap, disabilità, psichiatria, servizi di recupero, degenze per anziani. Lo sforzo finanziario della Regione è importante perché al normale trasferimento mensile alle ASR che supera i 600 milioni di euro saranno erogati circa 100 milioni di euro nei prossimi giorni. Si sta operando per una seconda erogazione aggiuntiva prevista per il mese di marzo per venire incontro ad altre categorie di fornitori critici, come ad esempio alcuni presidi sanitari con significativi ritardi nei loro pagamenti. Contemporaneamente, si sta lavorando alla messa a punto di sistemi e processi per le nuove fatturazioni, consentendo l’accesso ad uno sconto bancario delle stesse a valle di un processo di certificazione operato dalla Regione».

Insomma la situazione p in evoluzione e solo nei prossimi giorni si potranno vedere gli eventuali risultati dei provvedimenti annunciati. Dai toni usati dallo stesso assessorato viene comunque la conferma di una situazione estremamente critica: «Sul finire del 2012 si sono acuite le difficoltà di liquidità» ammette la Regione.