Dalla siccità al forte maltempo. E l’instabilità potrebbe durare per tutta la prossima settimana

La grandine caduta nel Saluzzese giovedì pomeriggio

Dalla siccità alla grandine in un batter d’occhio. E’ quanto è accaduto in Piemonte dove si sono abbattuti forti temporali nella zona occidentale, a ridosso delle Alpi e si sono portati verso il capoluogo regionale, generando violente grandinate. Le aree più colpite sono state quelle di Barge, Moretta, Cardé, Cavour, Villafranca Piemonte, Cafasse, Balangero ma anche da Grugliasco a Collegno fino a Rivoli, con l’espansione anche verso nord ovest sulle basse valli di Lanzo. Accumuli di grandine fino a 15-20cm e mezzi spartineve in azione. Ma anche sul Vercellese nelle scorse ore si è assistito a fenomeni particolarmente intensi anche se, fortunatamente, meno distruttivi

«Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che si manifestano con una più elevata frequenza di episodi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi – spiegano dalla di Coldiretti Piemonte – I danni maggiori si sono verificati alle colture cerealicole ed orticole, soprattutto mais e grano in fioritura. Sicuramente si parla di danni ingenti, in alcuni casi potrebbe essere stata compromessa la produzione dell’anno, ma i nostri tecnici sono al lavoro per una reale stima dei danni.  La perdita dei raccolti rischia di mandare in crisi ulteriormente le imprese che stanno già fronteggiando i rincari, gli sconvolgimenti dei mercati e la crisi climatica con la forte siccità già subita lo scorso anno e fino ad oggi».

E il meteo promette ancora tanta instabilità: «La prima decade di maggio si è dimostrata particolarmente instabile se non perturbata sull’Italia, a causa della reiterata discesa di perturbazioni ora dal Nord Europa, ora dall’Atlantico” – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che prosegue – ne avremo ancora per diverso tempo: almeno fino al 20 maggio infatti il Mediterraneo centrale e l’Italia saranno preda di nuove perturbazioni e vortici ciclonici a ripetizione, con la complicità della totale latitanza delle alte pressioni». In parole povere, avremo a che fare ancora con numerose piogge e temporali su gran parte del Paese, talora anche di forte intensità.

Dovremo mettere in conto quasi quotidianamente l’acquazzone o il temporale improvviso, che potrà arrivare tra un’occhiata di sole e l’altra. I fenomeni potranno risultare localmente anche di forte intensità e accompagnati da grandine, come è accaduto su parte del Piemonte nella giornata di giovedì.

«Di conseguenza non farà mai particolarmente caldo, anzi le temperature potranno risultare spesso sotto le medie del periodo, in particolare al Centronord – avverte Ferrara – le temperature massime infatti non dovrebbero quasi mai superare i 20-23°C, con qualche punta superiore giusto su Sicilia e Sardegna. In diversi casi i valori diurni potranno persino far fatica a raggiungere i 19-20°C, specie nelle aree più piovose. Sulle Alpi potrà inoltre tornare a nevicare alle alte quote ma con qualche sorpresa non esclusa a tratti fin sotto i 2000 metri».