Decine di milioni di danni in agricoltura nel Piemonte Orientale

Coldiretti: «Possiamo calcolare che una buona percentuale sia nelle nostre quattro province di Vercelli, Biella, Novara e Vco»

(foto: Coldiretti Novara - Vco e Vercelli - Biella)

«Stiamo contattando tutti i nostri agricoltori per avere un quadro dei danni e delle problematiche, ribadiamo che siamo a disposizione per chiunque avesse necessità. Abbiamo avuto segnalazione di migliaia di ettari di riso inondato e purtroppo non ancora raccolto tra le province di Novara, Vercelli e Biella; apicoltori che hanno perso quasi 2mila arnie in varie parti delle nostre province, una famiglia di pastori di Premosello ha visto affogare 1.500 capi e addirittura uno dei loro cani da pastore. In tutte le valli ci sono problematiche: dalla Valstrona, in provincia di Verbania, dove rimangono aree ancora non raggiungibili ed isolate e dove stiamo faticando a metterci in contatto con i nostri agricoltori e allevatori, alla Valsesia, tra le più colpite, che conta diverse frane, con strade interrotte, foraggio perso, mandrie irraggiungibili e danni alle aziende», hanno spiegato Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella, e Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara e Vco, insieme a Francesca Toscani, direttore di Coldiretti per le quattro province e che ieri, con altri rappresentanti delle zone seguite da Coldiretti, ha incontrato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, durante i sopralluoghi sul territorio per portare le testimonianze e le problematiche del settore agricolo.

«Dai primi dati raccolti da Coldiretti Piemonte la stima dei danni è di oltre 300 milioni di euro. Possiamo calcolare che una buona percentuale sia nelle nostre quattro province, valutando anche il fatto che stiamo ancora stimando i danni ai prodotti stoccati nei magazzini allagati, il costo dei macchinari e delle strutture danneggiate e il valore dei lavori di ripristino e pulizia di campi, aziende e argini – hanno precisato i responsabili locali di Coldiretti – A fronte di questa situazione disastrosa è quanto mai necessario il riconoscimento dello stato di emergenza che la Regione ha già inoltrato poiché i danni sono davvero ingenti considerando oltre all’agricoltura anche le infrastrutture. Continueremo il monitoraggio e la conta dei danni, in continuo aggiornamento da parte dei nostri tecnici che stanno prestando aiuti alle imprese coinvolte. Chiediamo anche a enti e istituzioni di fare il possibile per attuare procedure snelle per il loro riconoscimento e il risarcimento».

«Eventi di questa portata dimostrano ancora più l’urgenza di una attività di prevenzione, come da sempre sosteniamo, a tutela di territori che vivono già soltanto grazie al presidio dei nostri imprenditori agricoli – hanno chiosato Dellarole, Baudo e Toscani – E’ fondamentale la gestione delle acque e degli alvei dei fiumi per evitare di agire sempre e solo in emergenza, prevenendo gli eventi alluvionali con una rapida programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del tessuto idrografico piemontese. Senza dimenticare che è anche necessario sostenere le nostre aziende con coperture assicurative accessibili senza costi elevati».