Finita la fuga di Cutrì. Sospiro di sollievo anche nel Vercellese

L’ergastolano arrestato nel Milanese, ma negli ultimi giorni le sue ricerche avevano portato in Valsesia dove era stato individuato uno dei covi predisposti per la latitanza

La fuga di Domenico Cutrì, l’ergastolano liberato durante un blitz davanti al tribunale di Gallarate lunedì, è finita alle 3.35 di domenica 9 febbraio. Dopo gli arresti sistematici nei giorni scorsi di tutti gli uomini del commando autore della clamorosa evasione, è toccato al protagonista principale di una vicenda di cronaca che ha catalizzato l’attenzione della pubblica opinione. I carabinieri lo hanno individuato e arrestato quasi nel sonno in via Villoresi, a Inveruno, il paese dell’alto milanese in cui risiedeva la sua famiglia. Cutrì, 31 anni, si trovava in un appartamento appartenente a un suo amico e dunque non era mai riuscito ad allontanarsi dalla zona dell’evasione. La notizia dell’arresto fa tirare un sospiro di sollievo anche nel Vercellese una delle zone dove si erano concentrate le ricerche dell’evaso dopo che ben tre componenti del gruppo che l’aveva aiutato a fuggire erano stati arrestati a Cellio in Valsesia. Qui era stato organizzato un vero e proprio covo adatto a coprire la latitanza.