Finta psicologa maltrattava i clienti: arrestata

Una donna di Vercelli (57 anni) esercitava abusivamente la professione e riduceva i clienti in stato di soggezione. Scoperta dalla Guardia di Finanza

Persone bisognose di aiuto e sostegno psicologico si rivolgevano ad una sedicente psicologa psicoterapeuta abusiva, E.V. 57 anni di Vercelli, per tentare di uscire dalla propria condizione di disagio. In realtà, in maniera inesorabile, finivano risucchiate in un vortice di violenza fisica e morale senza fine.

Iniziata circa un anno fa da un esposto anonimo che denunciava l’esercizio abusivo della professione di psicologo, l’indagine – condotta dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Vercelli, è proseguita con l’individuazione dei clienti e l’acquisizione delle loro dichiarazioni. E’ in tale contesto che – con grande difficoltà – cominciava ad emergere dai racconti dei pazienti l’attitudine dell’indagata ad esercitare sui propri pazienti una violenta pressione psicologica, rivolta a creare un vero e proprio rapporto di dipendenza.

In particolare, emergeva in maniera sempre più chiara come E.V., sfruttando la situazione di disagio delle proprie vittime, abusava della posizione connaturata al suo ruolo nel rapporto terapeutico per costruire uno stato di dipendenza ed assoggettamento psicologico che veniva creato attraverso la svalutazione dei pazienti, che venivano costantemente criticati e denigrati, con la conseguenza di ingenerare negli stessi stati di insicurezza, determinando  paure inesistenti o acuendo  quelle già presenti, infine mirando all’isolamento relazionale del paziente di turno al fine di rendere la finta psicologa quale unico referente; non disdegnando di giungere fino alla violenza fisica, così da creare nelle vittime uno stato di umiliazione e di dipendenza nei confronti dell’indagata, che poteva proporsi come  unica soluzione ai loro problemi.

Come emerge dalle testimonianze – spesso drammatiche – acquisite dalle Fiamme Gialle vercellesi, le sedute terapeutiche erano a base di insulti volgari e schiaffi. Una volta si è verificata persino la rottura di un cucchiaio di legno sulla schiena di un giovane.

c.e.