Gare truccate nelle Case di riposo: 35 indagati e 4 “interdizioni”
La Guardia di Finanza di Vercelli ha eseguito 4 misure interdittive, emesse dal GIP del Tribunale di Vercelli, nei confronti del Presidente di una nota società vercellese operante nel settore socio assistenziale (case di riposo ed assistenza domiciliare) nonché nei confronti del Direttore ed il Presidente del Consiglio di Amministrazione di una nota IPAB di Alessandria ed il Presidente della Commissione di gara.
I reati contestati sono la corruzione e la turbata libertà degli incanti. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa svoltasi lunedì pomeriggio in Procura a Vercelli.
“L’indagine – di legge in un lungo comunicato diramato dalla Guardia di Finanza – nasce dall’arresto in flagranza di un soggetto, eseguito nel mese di novembre del 2015, in quanto riceveva 5.000 euro in contanti da privato imprenditore al fine di agevolare – per il tramite del Presidente del Consiglio Comunale di Casale Monferrato – l’aggiudicazione di un appalto indetto dal Comune di Casale Monferrato e riguardante la gestione di una residenza sanitaria assistenziale di Casale Monferrato (AL). Dopo alcuni giorni veniva tratto in arresto, su ordine del GIP di Vercelli, anche il citato Presidente del Consiglio Comunale.
Dall’analisi dei contatti delle due persone arrestate, emergevano legami con i vertici di una locale società cooperativa operante nel settore socio assistenziale ed importanti Pubblici Ufficiali appartenenti a strutture sanitarie del Piemonte. Venivano pertanto setacciati tutti gli appalti banditi da Enti Pubblici (tra cui le IPAB, Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficienza) operanti sul territorio piemontese e ligure aggiudicati a favore della citata società di Vercelli.
Il quadro che emergeva era inquietante: gli indagati pilotavano le gare di appalto per l’aggiudicazione di tale servizi redigendo, con la complicità del Presidente della società vercellese, per il tramite del suo Amministratore delegato, con quella del Direttore e del Presidente del Consiglio di Amministrazione di una IPAB di Alessandria e con il Presidente della Commissione di gara, bandi di gara attagliati alle caratteristiche strutturali della società individuata quale vincitrice. Tali requisiti consentivano di attribuire alla ditta “privilegiata” un punteggio nel “capitolato tecnico-qualitativo” talmente elevato da non consentire di essere colmato dagli altri partecipanti con la successiva offerta economicamente più vantaggiosa. A fronte di questi vantaggi venivano dispensate dalla società aggiudicataria una serie di favori personali e regalie di tipo economico.
Le persone coinvolte nell’intera indagine sono in totale 35. Per 3 di loro, il GIP del Tribunale di Vercelli ha ritenuto sussistere gli estremi per l’applicazione della misura interdittiva della sospensione da tutte le pubbliche funzioni, per mesi 6, per il presidente della società di Vercelli la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi presso la propria società e comunque presso persone giuridiche e imprese che svolgano analoga attività, per mesi 6.
Il risultato delle attività condotte dai finanzieri Vercellesi evidenzia l’impegno del Corpo nel contrasto all’illegalità nella pubblica amministrazione che costituisce una priorità. La corruzione infatti costituisce ostacolo alla crescita economica nazionale in quanto fattore di alterazione della libera concorrenza”.