Giostre pericolose: maxi operazione partita da Vercelli
Indagati imprenditori, tecnici, pubblici ufficiali e amministratori. Si sospetta un grosso giro di tangenti in tutta Italia
Dai carabinieri giunge notizia che è in corso una vasta operazione su tutto il territorio nazionale. L’inchiesta, condotta dai militari del Comando Provinciale di Vercelli, è connessa con il rilascio di oltre 1.000 codici identificativi ed autorizzazioni, emessi in relazione a impianti di giostre, senza che venissero effettuate verifiche di sicurezza. Quindi tali attrazioni risultavano potenzialmente pericolose soprattutto per i giovani utenti. Dall’impianto accusatorio si sospetta che ciò avvenisse dietro il pagamento di cospicue tangenti.
Già indagate oltre 30 persone delle quali 7 colpite da misure cautelari. Tra i soggetti coinvolti anche funzionari e amministratori di alcuni comuni del Nord Italia ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, peculato e altro. Sono inoltre indagati tecnici ed intermediari.
Oltre 70 carabinieri sono stati impiegati in perquisizioni di studi tecnici e uffici comunali per l’acquisizione della documentazione relativa al rilascio delle certificazioni, cui si aggiunge un dispiegamento imponente di militari, impegnati nei sequestri di tutte le giostre irregolarmente certificate: in tutto quasi 1.100 sequestri distribuiti in 88 province differenti e a carico di circa 700 operatori del settore.
Sul numero del Corriere eusebiano in edicola da venerdì 1 marzo tutti i dettagli dell’operazione.