Il direttore generale dell’Asl interviene sul caso della donna deceduta in Unità coronarica al S. Andrea di Vercelli
Il direttore generale dell’Asl Eva Colombo interviene con una nota in merito alla vicenda, emersa nei giorni scorsi, della donna deceduta all’ospedale S. Andrea di Vercelli.
«Il lutto che ha colpito la famiglia della donna deceduta in Unità coronarica dopo diagnosi e inizio della terapia (e non al Pronto soccorso di Vercelli, come riportato in alcuni articoli) è un fatto doloroso e sia personalmente sia a nome di tutto il personale del pronto soccorso non posso che esprimere cordoglio.
E’ utile però precisare quanto importante sia il ruolo dell’informazione pubblica nel rappresentare questi eventi perché si corre il rischio di screditare l’immagine di un pronto soccorso e del personale che fa del suo meglio per assistere le persone. Solo pochi giorni fa abbiamo diffuso un articolo dove sono state illustrate le criticità che vive oggi il pronto soccorso e non solo il nostro. L’informazione non deve essere lo strumento per inasprire gli animi dell’opinione pubblica nei confronti del personale del servizio di emergenza-urgenza, che oltre a essere sempre più ridotto, perché nessuno vuole più fare questo mestiere, si trova a dover lavorare in un clima di tensione, sfiducia e malcontento, che degenera spesso in aggressioni verbali e fisiche».
Nel comunicare che sono già in corso tutte le dovute verifiche sul caso, Colombo conclude invitando «alla prudenza nell’informazione e al rispetto della famiglia e del personale del pronto soccorso».
Quanto mi fa male sentire un fatto di cronaca così tragico. Il letto dell’unità intensiva coronarica alla signora l’avevo ceduto io su decisione sanitaria. Porgo le mie condoglianze alla fam