Il Piemonte si dice pronto per la riapertura delle scuole

Aumentate le capacità di carico dei trasporti pubblici, attivati 29 hot-spot per il tampone rapido e novità nel coordinamento regionale

A poco meno di 48 ore dalla riapertura, la Regione Piemonte sembra esser pronta ad affrontare l’apertura delle scuole, con la convinzione di aver fatto tutto il possibile per quanto riguarda le materie di propria competenza.

La conferma è arrivata ieri, nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente, dal vicepresidente e dagli assessori all’Istruzione, alla Sanità e alla Ricerca “Covid-19”, alla quale erano presenti anche i vertici dell’Unità di crisi e il coordinatore della task force sanitaria “Fase2”.

Il presidente ha definito quello di lunedì 14 settembre il vero test per la ripartenza, che va superato tutti insieme. Ha quindi sostenuto che sono stati messi a punto tutti gli atti necessari, come l’aumento dal 50% all’80% della capacità di carico dei mezzi del trasporto pubblico locale grazie al costante confronto delle Regioni con il Governo per ottenere una soluzione che garantisce sicurezza e possibilità di spostamento, l’attivazione di 29 hot-spot scolastici su tutto il territorio ai quali si possono portare i bambini con sintomi di contagio, fare il tampone e avere il risultato in poche ore, l’attivazione del nuovo Dipartimento per le emergenze e le malattie infettive e la rimodulazione dell’Unità di Crisi.

Si è poi detto dispiaciuto che il ministro dell’Istruzione abbia auspicato che il Governo impugni l’ordinanza di mercoledì, in quanto le Regioni hanno lavorato nelle ultime settimane per misurare la temperatura degli alunni a scuola. Il presidente ha infine annunciato che la Regione è disposta ad aiutare le scuole ad approvvigionarsi di mascherine da consegnare ogni giorno agli alunni se lo Stato avrà difficoltà per la fornitura, perché non si può lasciare gli istituti senza questi dispositivi per neanche un giorno, ed ha sottolineato che la Regione ha approvato apposite linee guida sui comportamenti da tenere a scuola che portano la firma dei medici e dei pediatri.

L’assessore all’Istruzione ha dichiarato che la didattica a distanza deve essere uno strumento di emergenza, poiché le attività scolastiche devono essere svolte in presenza.

L’assessore alla Sanità, poi, ha rilevato come la situazione epidemiologica sia al momento sotto controllo. Quest’estate il Piemonte è sempre stato nella fascia di rischio basso, mentre la settimana scorsa il rischio è diventato moderato, ma ora è tornato basso. Sul “New York Times” di ieri è stato pubblicato un articolo che colloca il Piemonte tra le Regioni più virtuose in Italia per minor numero di contagi negli ultimi sette giorni. Accanto alla scuola, l’impegno della Sanità si concentra in questi giorni anche sui fronti delle vaccinazioni antinfluenzali (il via è previsto nella prima metà di ottobre) e su quello della garanzia sanitaria ai seggi del referendum del 20 e 21 settembre.