Il sindaco di Vercelli Forte scrive una lettera al primo cittadino di Genova

E il vescovo di Novara esprime cordoglio a parenti, amici e parrocchiani della famiglia di Oleggio distrutta nel crollo del ponte Morandi

Nella giornata di ieri si sono registrate due iniziative locali legate alla tragedia del crollo del Ponte Morandi proprio in occasione dei funerali di Stato per alcune delle vittime e del lutto nazionale istituito il 18 agosto: una lettera del sindaco di Vercelli, Maura Forte, al suo omologo genovese Marco Bucci e una nota della Diocesi di Novara particolarmente rivolta alla famiglia di Oleggio distrutta mentre attraversava il ponte per andare in vacanza all’Isola d’Elba. Ecco le due missive.

La lettera del sindaco Forte al primo cittadino di Genova Bucci

«Gent. Collega, In questa giornata di lutto, ti voglio rappresentare la vicinanza e il cordoglio a nome della Città di Vercelli. In questo giorno in cui i nostri cuori sono colmi di dolore, per le vite stroncate in quell’attimo in cui, malauguratamente, si trovarono sul ponte Morandi il 14 agosto. Giovani vite con tanti progetti per il loro futuro, con provenienze diverse, si sono incontrate per vivere una tragedia immane.

Tante famiglie che vivono uno straziante dolore. Tutti potevamo essere sul ponte Morandi, tutti noi lo abbiamo percorso molte volte, tranquilli e spensierati, viaggi di lavoro ma ancor meglio transito per giungere ad un luogo di vacanza. La tua bella terra, ricca di spiagge, è  meta preziosa per molti turisti. La Liguria evoca in tutti noi i bei momenti vissuti delle tante vacanze trascorse. 

Il crollo del ponte Morandi è stato un dramma per la tua Città  e per tutti i nostri territori, per tutto il nostro Paese che insieme a te viviamo questo dramma.  Da oggi le riflessioni devono andare oltre,  tralasciando nella giornata di lutto  ogni polemica nel rispetto di chi ha perso la vita, dei loro famigliari, dobbiamo, da amministratori, riorganizzarci per   ridare fiducia ai nostri cittadini, ridare la sicurezza  di poter utilizzare infrastrutture che non siano trappole mortali, garantire la sicurezza nei luoghi frequentati dai giovani e in tutte le grandi infrastrutture.

Ripartire dai Sindaci, individuare le condizioni, insieme alle Regioni e al Governo Nazionale è il percorso che ci porterà verso una svolta per il nostro Paese che ha subìto troppe catastrofi. Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci, bisogna reagire e dare una speranza per il futuro, Genova deve trovare la forza per superare e andare avanti. 

E fin da subito nell’agenda, di tutti coloro che amministrano il bene comune, al primo posto deve esserci la sicurezza, con investimenti per le infrastrutture per il bene di tutti e per il futuro del nostro bel Paese.

Un abbraccio  alla Città di Genova».

La nota della Docesi di Novara

«Il Vescovo con tutta la Chiesa novarese si unisce al pianto dei congiunti della famiglia Cecala e alla parrocchia del Bedisco di Oleggio, che dopo giorni di angosciosa attesa vivono ora un dolore indicibile causato dalla morte di papà Cristian, di mamma Dawna e della piccola figlia Crystal a seguito del drammatico crollo del ponte a Genova.

Davanti al dramma di una intera famiglia spezzata non ci sono parole umane che possano alleviare la sofferenza; la preghiera accorata di tutta la comunità cristiana invoca il Dio della vita perché trasformi in eternità l’amore e i sogni di questa famiglia.

Preghiamo anche per i responsabili del bene pubblico perché abbiano sempre una rigorosa attenzione e impegno, usando ogni mezzo possibile a loro disposizione, affinché mai più accadano avvenimenti così devastanti che causano danni irreparabili nella vita delle persone con profonde ferite che minano la fiducia reciproca».