In un supermercato di Vercelli sequestrati oltre 39mila guanti di gomma illegali e potenzialmente nocivi
Nei giorni scorsi il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vercelli, nel corso di un’attività effettuata a ridosso del periodo natalizio, ha concluso un’operazione finalizzata alla repressione del commercio di prodotti potenzialmente pericolosi per i consumatori. “Teatro” delle operazioni è stata la città di Vercelli ove i militari hanno individuato un ipermercato dove erano posti in vendita migliaia di prodotti, privi dei necessari requisiti di sicurezza imposti dalla Comunità Europea. L’operazione ha consentito di rinvenire e porre sotto sequestro oltre 39.000 guanti protettivi in gomma, anche di noti marchi, per un valore stimato di oltre 40mila euro, fabbricati con materiali che si presumono non sicuri e che, quindi, potrebbero rilasciare sostanze nocive o, peggio ancora, non garantire le mani da azioni lesive prodotte dalle sostanze manipolate, dalle quali il consumatore finale ritiene invece, in buona fede, di potersi riparare.
Il titolare dell’esercizio commerciale, al quale sono state comminate sanzioni pecuniarie per oltre 46mila euro, è stato segnalato alla Camera di Commercio di Vercelli per le violazioni delle norme a tutela dei requisiti di sicurezza previsti per i dispositivi di protezione individuale (DPI), ai quali i guanti protettivi in gomma soggiacciono sin dal 1989. I guanti sequestrati, di fabbricazione extra-europea, erano sprovvisti della regolare marcatura “CE” che, apposta sin dal ciclo produttivo, ne avrebbe dovuto attestare i requisiti di sicurezza idonei per la relativa commercializzazione e destinazione all’utente finale (casalinghe, manovali, operatori ecologici, operatori domestici, ecc…).
Il rinvenimento degli articoli illegali in un ipermercato vercellese, che è ben impiantato nel tessuto economico nazionale con sedi in tutta Italia, dimostra che il fenomeno della commercializzazione di prodotti pericolosi riesce ormai a superare anche i filtri di controllo posti in essere dai più noti e blasonati distributori, elemento che dovrebbe indurre anche i consumatori a porre maggior attenzione ai loro acquisti, sempre ed ovunque e non fidarsi ciecamente dell’insegna commerciale.
La merce sequestrata sarà sottoposta ad ulteriore accertamenti in attesa di essere definitivamente distrutta. L’operazione rientra nella missione istituzionale della Guardia di Finanza finalizzata alla tutela del mercato. In quest’ottica riveste fondamentale importanza l’apposizione del marchio “CE”, la quale assicura che un determinato prodotto è stato sottoposto all’esame di una preposta commissione tecnica che ne ha testato le proprietà e ne ha valutato i parametri di sicurezza, che divengono quindi sinonimo di garanzia.