Incontro interreligioso in ricordo delle vittime del coronavirus

Al cimitero di Vercelli una cerimonia alla sola presenza delle autorità

I partecipanti all'incontro interreligioso svoltosi all'ingresso del cimitero di Vercelli

«Poiché la preghiera è un valore universale, ho accolto la proposta dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana affinché il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus. Ricordatevi: il 14 maggio, tutti i credenti insieme, credenti di diverse tradizioni, per pregare, digiunare e fare opere di carità».

Questo l’appello, indirizzato a tutti gli uomini di buona volontà al Regina Coeli del 3 maggio da papa Francesco, che è stato raccolto anche dalla diocesi di Vercelli, promotrice dell’incontro interreligioso dedicato al “Ricordo delle vittime del coronavirus”, svoltosi nel pomeriggio di oggi, giovedì 14 maggio, nell’area porticata del cimitero cittadino di Billiemme, ove attualmente vengono ospitate le cerimonie funebri.

Al suggestivo momento di interscambio religioso, reso possibile anche grazie al fattivo supporto dell’Amministrazione Comunale di Vercelli, hanno preso parte oltre al Prefetto della Provincia di Vercelli, dott. Francesco Garsia, e all’assessore comunale Domenico Sabatino (in rappresentanza del sindaco Andrea Corsaro), gli esponenti di sei fedi religiose diffuse a livello mondiale: evangelica riformata, ebraica, islamica, cristiano-ortodossa e cattolica, nella persona dell’Arcivescovo mons. Marco Arnolfo.

La cerimonia non ha potuto avere carattere pubblico a causa delle disposizioni legislative vigenti sino al 17 maggio materia in materia di contenimento diffusione coronavirus.