L’ ascolto del minore al Soroptimist Club

La serata ha registrato interessanti interventi del Pm Pierluigi Pianta e del dottoressa Luciana Berruto

Serata all’insegna del programma dell’Unione, quella organizzata dal Soroptimist Club mercoledì 26 febbraio al Circolo Ricreativo, che ha visto relatore sul tema “L’ascolto del minore nei procedimenti giudiziari civili e penali, e il ruolo del Pm”, un ospite d’eccezione: il Dottor Pierluigi Pianta attualmente Pubblico Ministero al Tribunale di Vercelli.

La presidente Avvocato Giulia Arini ha dato il benvenuto anche al Prefetto Salvatore Malfi, e a Leonardo Cerenzia, già Prefetto di Vercelli e poi commissario straordinario in Provincia, intervenuto alla serata con la moglie.

“Un tema d’attualità – ha evidenziato il dottor Pianta – tanto più che negli ultimi vent’anni sono aumentati notevolmente i casi di crisi familiari, dunque anche il numero di ragazzi coinvolti”. Ciononostante non sempre il minore è stato visto come portatore di un interesse proprio: “L’attenzione – ha spiegato Pianta – è cominciata negli anni Ottanta: da allora è sempre più venuta alla luce l’esigenza che dai 12 anni in poi il fanciullo possa prendere le decisioni che lo riguardano”. Ma come deve procedere il magistrato? “Il giudice dovrebbe cercare di sentire i bambini non in presenza dei genitori e dei loro avvocati, bensì da solo e con un cancelliere che trascriva l’audizione” ha illustrato il Pm, sottolineando d’altro canto come non sia ancora stata prevista dal legislatore la figura di un curatore del minore.

Fin qui l’ascolto nei procedimenti civili. Diverso invece l’iter nel penale: “Qui il minore viene considerato prevalentemente come persona offesa – ha aggiunto Pianta – I casi di bambini vittima di violenza stanno aumentando: tanto per quanto riguarda i maltrattamenti soprattutto in famiglia, quanto gli abusi sessuali. In questi casi l’audizione è più difficile perché si rischia di essere suggestivi”.

Il dibattito si è sviluppato sul tema dell’Aula di ascolto del minore, presente a Vercelli, presso il Centro comunale per le famiglie di Villa Cingoli, come ha sottolineato la Dott.ssa Luciana Berruto, dirigente delle Politiche Sociali del Comune, “ da anni il Comune mette a disposizione degli organi inquirenti l’aula protetta per l’ascolto dei minori, dotata di tutte le apparecchiature di registrazione, e situata in un ambiente accogliente e a misura di bambino”, e gli ospiti intervenuti si sono detti interessati ad intervenire presso il Procuratore Capo e i giudici , perché si possa sollecitarne l’utilizzo al più presto.

L’interessante serata è stata chiusa dalla presidente Arini col tradizionale tocco della campana.