La chiusura del Pronto Soccorso di Borgosesia (e altri) fa montare la polemica

Il sindaco e deputato Paolo Tiramani ha subito chiesto chiarimenti al governatore Cirio e all'assessore Icardi

L'ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia

E’ dalla giornata di ieri, giovedì 19 marzo, che si accumulano le polemiche, sia della popolazione che degli Amministratori locali, per l’inaspettata e improvvisa decisione della Regione Piemonte di chiudere, seppur temporanemente, ben 7 Pronto Soccorso.

In una missiva inviata ai direttori generali delle Asr e al direttore della Centrale operativa 118, infatti, proprio ieri è stato detto che «considerato lo stato emergenziale e l’esigenza di proseguire a riorganizzare il sistema di offerta e di liberare professionisti medici per garantire le terapie da prestare a pazienti Covid, si dispone la sospensione dell’attività dei seguenti pronti soccorso\PPI: Giaveno, Venaria, Lanzo, Nizza, Borgosesia, Bra, Ceva».

Una decisione, come detto, che ha provocato sconcerto e irritazione su più fronti. Tra i più contrari a tale scelta è il Sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, che ha subito “alzato la voce”, attivandosi a contattare sia il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che l’assessore regionale, Luigi Genesio Icardi, per avere spiegazioni in merito.

Nella comunicazione inoltrata ieri dalla Regione Piemonte si legge che i direttori generali delle Asl interessate dal provvedimento devono «provvedere subito a riorganizzare i percorsi e l’attività aziendale in coerenza con detta disposizione, liberando le risorse, secondo le necessità Covid, entro e non oltre 3 giorni dalla presente».

Come ulteriore indicazione, dalla Regione viene chiesto ai medesimi direttori generali «di dare ampia informazione alla popolazione di non recarsi nei pronto soccorso oggetto di sospensione, mediante i mezzi di stampa, comunicando ai medici di base, al proprio personale e su tutti i canali idonei l’informazione (ivi comprese le indicazioni stradali)».

«Il Pronto Soccorso non si tocca, io ero, sono e sarò sempre in prima linea per la Sanità – ha scritto il primo cittadino borgosesiano e deputato Tiramani – Ringrazio Alberto Cirio perché ha la pazienza di ascoltare un povero sindaco di montagna e di richiamarlo in tempo reale, anche se il mio approccio è stato un po’ da boxeur, e Riccardo Molinari perché mi sopporta da troppi anni».

Anche Fondazione Valsesia si unisce con forza alle voci di richiesta di ritirare il provvedimento di chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Borgosesia che «avrebbe effetti devastanti sulle elementari garanzie di salvaguardia della salute degli abitanti delle nostre valli».