La Guardia di finanza arresta il “re” delle società fantasma

Evasione fiscale, concorrenza sleale, soldi spesi per auto di lusso e appartamenti prestigiosi: tutte le “verità” scoperte dalle Fiamme gialle vercellesi

Il comando provinciale della Gdf

Nel pomeriggio di mercoledì, i militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Vercelli hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Torino, nei confronti di V.A., calabrese di origine ma residente a Vercelli. L’arresto arriva al termine di una complessa indagine partita da una segnalazione della Squadra Mobile della Questura di Vercelli. Successivamente la Guardia di finanza si è messa al lavoro scoprendo un’associazione per delinquere volta a commettere più reati tributari (tra cui l’omesso versamento delle ritenute Irpef e dell’Iva). L’organizzazione, di cui il V.A. era il dominus, era finalizzato a ottenere vantaggi così da poter sfruttare prezzi più competitivi e aggiudicarsi appalti nel settore della logistica. Le Fiamme gialle hanno scoperto ben 14 società, appositamente costituite,  in grado mantenere prezzi del tutto fuori mercato. Il meccanismo era tutto sommato semplice: nel momento in cui i debiti tributari raggiungevano livelli elevati l’impresa cessava l’attività per dare vita a nuove entità societarie nelle quali si collocavano gli stessi lavoratori e si facevano confluire gli appalti. V.A. ha depauperato il patrimonio delle società gravandole spesso di costi indebiti: auto di grossa cilindrata, soggiorni in hotel di lusso e l’affitto di un appartamento di pregio in zona piazza di Spagna a Roma. Tra il 2007 al 2013 le società di V.A. hanno potuto distrarre all’erario oltre 9 milioni di euro di imposte  a garanzia  delle quali, nel luglio del 2014, i finanzieri avevano già proceduto ad un sequestro preventivo per un valore di oltre un milione e 250 mila euro.

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