La Mobile della Questura di Vercelli ha eseguito due ordini di carcerazione emessi dalla Procura di Torino
Giovedì scorso, la Squadra Mobile della Questura di Vercelli ha arrestati due persone, in ottemperanza di Ordini di Esecuzione per la Carcerazione emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino.
Il primo, 70 anni, è stati riconosciuto colpevole del reato di spaccio di sostanze stupefacenti e condannato alla pena detentiva di anni 8 e giorni 9 e la pena pecuniaria di euro 27.750,00.
Lo stesso, dal mese di ottobre 2015 al mese di febbraio 2016, ha posto in essere a Saluggia una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, a favore di acquirenti provenienti dalla provincia di Vercelli e da quella limitrofa di Torino. Le investigazioni a carico del predetto individuo, sono iniziate nel settembre 2019, quando personale di questa Squadra Mobile raccoglieva delle notizie confidenziali, indicanti un soggetto di Saluggia, denominato il “pastore”, pseudonimo derivante dalla sua attività lavorativa di allevatore di pecore, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti.
A seguito di ciò, sono stati svolti numerosi servizi di osservazione nei confronti del “pusher”, che hanno evidenziato che lo stesso vendeva le dosi di cocaina, sia presso la sua abitazione rurale, sia nelle zone agresti dove pascolava le pecore e dove veniva raggiunto dai tossicodipendenti. Anche l’attività tecnica autorizzata dall’Autorità Giudiziaria competente, svolta con presidi tecnologici, ha permesso di accertare numerosissime cessioni di cocaina effettuate dal “pastore”, che nel periodo delle indagini sono risultate oltre 200, nonché identificare il suo fornitore di droga, risultato essere un cittadino albanese residente nell’hinterland di Ivrea (TO). Al termine delle indagini, il G.I.P. presso il Tribunale di Vercelli, emetteva idonea misura cautelare nei confronti di G.F., il quale veniva tratto in arresto da questa Squadra Mobile, mentre il cittadino albanese di cui sopra, è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Il secondo arrestato, 42 anni, è stato riconosciuto colpevole dei reati di cui agli artt. 110 C.P., nr. 2 legge 895/67, nr. 4 legge 895/67, nr. 7 legge 895/67, nr. 7 D.L. 152/91, nr. 628 C.P. c. 1 e 3, nr. 81 c.2 C.P., art, 73 D.P.R. 309/1990 (porto e detenzione di armi – rapina e spaccio di sostanze stupefacenti) e condannato alla pena detentiva di anni 4 e mesi 11 di reclusione e la pena pecuniaria di euro 1.500,00, nonché la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici Uffici per anni 5. I fatti sono stati commessi in Cavaglia (BI), Vercelli, e San Germano Vercellese (VC), nell’arco temporale tra gli anni 2009/2013.
Gli arrestati sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Vercelli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.