La Mobile individua e denuncia tre persone
Nell’ambito dell’attività di controllo nelle zone adiacenti la Stazione di Vercelli, al fine di verificare l’arrivo o la partenza di soggetti provenienti dalle province limitrofe dedite a furti o altri reati, la Squadra Mobile, nel mese di gennaio, accorgendosi della presenza di un’auto di grossa cilindrata, condotta da un noto pregiudicato vercellese e con a bordo due donne, ha dato inizio ad un’attività di pedinamento della stessa, lungo alcune vie cittadine, fino ad arrivare nel cortile interno dello stabile dove abitano le donne.
Qui, gli operanti, coadiuvati dalla Squadra Volante, hanno sottoposto a controllo i soggetti e, di fronte alla loro agitazione, li hanno condotti negli Uffici della Questura, al fine di verificare il possesso di armi, di strumenti di effrazione ovvero e di oggetti provento di furto, nonché verificare i loro precedenti penali.
La perquisizione dell’autovettura, intestata ad una delle donne, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro un Mac Book Retina 13 Apple; un piattello circolare in materiale dorato del diametro di 17cm.; un avvitatore di colori rosso e grigio e due forbici con lame appuntite; una scatoletta in plastica dorata contenente un anello in materiale dorato; tre orecchini a pendagli (uno dei quali con pietra); un porta ostie, di colore oro, con una catenina, avvolti in un involucro di plastica.
Dagli accertamenti svolti sulla provenienza degli oggetti in questione si è appurato che il portatile era stato sottratto, unitamente alla somma in denaro contante di euro 550, nella stessa mattina presso l’abitazione di un ragazzo che aveva formalizzato la denuncia – querela.
Il piattello e la teca porta ostie, oggetto del sequestro, erano, invece, il frutto del furto commesso, nella stessa mattinata, presso la chiesa Beata Vergine Addolorata Regina mundi di Cassolnovo, frazione Molino del Conte, secondo la denuncia sporta in questi Uffici dal parroco della chiesa.
Inoltre, nel corso degli accertamenti, si rinvenivano nel portafogli dell’uomo due banconote del taglio di 50 euro; all’interno del giubbotto di una delle due donne la somma di euro 120 e, all’interno di un pacchetto di sigarette, la somma di euro 20.
Pertanto, i tre individui sono stati indagati in stato di libertà e in concorso tra di loro per i reati di cui agli artt. 110 e 648 del codice penale e la refurtiva, dopo il tempo necessario per il dissequestro, è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.