La polizia di Vercelli arresta congolese evaso dai domiciliari a Padova

L’uomo era finito nei guai per sequestro di persona e violenza su una donna italiana sua coetanea

Nella serata di martedì, la Polizia di Stato, nello specifico la Squadra Volante della Questura di Vercelli, ha tratto in arresto un uomo di origini congolesi, classe 1989 e latitante da diversi mesi dopo essere evaso dagli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Venezia. I poliziotti delle Volanti sono intervenuti su richiesta di un cittadino vercellese e si sono trovati di fronte ad una complessa e turbolenta situazione da risolvere.

L’arrestato era infatti stato “ingaggiato” tramite un noto sito di annunci online per partecipare, dietro corrispettivo, ad un festino a luci rosse. Successivamente, tale festino era stato rimandato e il cliente di Vercelli si era rifiutato di pagare l’uomo giunto in città proprio per l’occasione. Andato su tutte le furie, il congolese ha quindi sottratto al suo cliente le chiavi dell’abitazione minacciando di restituirle solo dopo la corresponsione del prezzo pattutito (circa 100 euro) allontanandosi rapidamente per le vie del centro cittadino.

A quel punto è scattata la segnalazione alla sala operativa della Questura di Vercelli che ha provveduto prontamente ad inviare una volante. Gli operatori di Polizia hanno immediatamente rintracciato l’uomo e, attraverso l’identificazione con le impronte digitali, sono riusciti a scoprire che si trattava di un soggetto pericoloso scappato dalla propria abitazione, in provincia di Padova, dove era sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Approfittando di una finta visita oculistica, era riuscito a far perdere le proprie tracce.

L’uomo era stato condannato in secondo grado ad oltre cinque anni di reclusione per sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di una coetanea italiana. Arrestato è stato quindi associato alla locale casa circondariale in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a seguito dell’evasione.