La Signora che visse due tempi, la Pro vince a Pistoia 2 a 1
Pistoiese (3-5-2): Pagnini; Terigi, Ceccarelli, Dossena; Regoli, Luperini, Tartaglione, Picchi, Cagnano; Momentè, Piu. A disposizione: Meli, Vitiello, Cellini, Fanucchi, Romagnoli, Sallustio, Forte, Llamas, Alassa. Allenatore Antonino Asta.
Pro Vercelli (4-4-1-1): Nobile; Berra, Milesi, Crescenzi, Mammarella; Leo Gatto, Mal, Bellemo, Rosso; Germano; Morra. A disposizione: Moschin, Sangiorgi, Comi, Max Gatto, Schiavon, Grillo, Volpe, Auriletto, Pezziardi, Iezzi, Foglia, Gerbi. Allenatore Vito Grieco.
Arbitro Eduart Pashuku di Albano laziale, assistenti Rosario Caso di Nocera Inferiore e Andrea Nasti di Napoli.
Sono sei gli indomiti Innamorati che hanno seguito la Pro a Pistoia. L’Umile si ricorda di quando nella Pistoiese giocava Luis Silvio e la squadra toscana era in serie A. Già lo scrisse in passato. Sono le 20.30, nella sera fresca gli spalti opposti alla tribuna sono deserti, la Pistoiese è salva, tranquilla, la Pro anche, in attesa dei play off si tratta solo di capire in quale posizione della griglia. La Pro è in bianco, la Pistoiese me la ricordavo arancione e stasera la maglia è sulla tonalità di un arancione troppo carico, come le paste di Verdone in Acqua e Sapone. La Pro attacca da sinistra a destra rispetto alle tribune. Al sesto minuto una bella punizione sul limite dell’area rossa è battuta da Mammarella, arriva Crescenzi che di testa mette sopra la traversa. All’11 è CM32 dal limite a lasciar partire un bolide che passa a circa un metro di fianco al lato che si trova alla destra dell’estremo difensore Pagnini. Gara frizzantina, per la Pro è la terz’ultima sulla carta ma quella che verrà subito dopo la trasferta a Pistoia non la giocheremo perché il Pro Piacenza non c’è più e i tre punti sono assicurati a tavolino. Ultima ad Olbia, prima degli spareggi nei quali staremo – a meno di sorprese – una settimana o due. Intanto al 12’ la Pistoiese passa in vantaggio, con Momentè, un colpo di testa che sorprende la difesa bianca per intero. E cosi la gara si fa in salita. Una Pro un poco sfilacciata, prova a spingere per recuperare ma pare in disordine, dopo l’abbuffata di punti dell’andata c’è voluto tempo per smaltire l’indigestione. Alla fine, involontariamente e pur contro la sua volontà e quella di tutti che vogliono bene al Leone, c’è riuscita, è dimagrita in classifica ed ora si appresta a fare i play off, l’obiettivo stagionale raggiunto così come la valorizzazione dei giovani in Rosa. D’altra parte sono tanti a ritenere che la serie C sia la giusta dimensione calcistica per la città, nel ricordo degli anni passati a zampettare su campi meno nobili per lignaggio. Vogliamoci bene, dai. La partita scorre nel restante tempo della prima frazione, senza grandi emozioni positive per gli Innamorati Bianchi. Il primo tempo finisce uno a zero per la Pistoiese.
Ripresa, fuori Mal e Bellemo, dentro Max Gatto e Sangiorgi. Vorrei scrivervi di una Pro spumeggiante è capace di creare continue occasioni – realizzate – da gol. E invece no. Nella ripresa per il primo quarto d’ora non capita praticamente nulla. Poi, al 15’ , il lampo di Morra che raccoglie appena dentro l’area il cross dalla bandierina – fascia sinistra offensiva – di Mammarella e lascia partire una fionda che forse incoccia qualche difensore ospite ma s’insacca comunque e quasi nel sette alla destra di Pagnini, uno a uno. Guarda un po’, certe volte. La rete di CM32 fornisce ulteriore coraggio ed ardimento ai nostri. Al 25’ è ancora Mammarella a metter in mezzo per la testa di Morra, conclusione che si spegne di poco a lato. I Leoni insistono, pare che abbiano tenuto tutta la birra in corpo per la ripresa. Al 77’ fuori Simone Rosso e dentro Grillo. All’81’ fuori Gatto Leo e dentro Comi. Ci prova Umbertino all’85’ ma la sua conclusione finisce fuori. È il preludio al meraviglioso gol di Comi, una mezza rovesciata imparabile dal mezzo dell’area. Fuori Morra e dentro Schiavon per la manciata di tempo del recupero, 4 minuti. C’è ancora il tempo per un rigore che Comi si procura – dopo aver ricevuto una spallata appena dentro l’area – e sbaglia tirando come la volta scorsa. Finisce due a uno per la Pro, la Signora che visse due tempi.
Paolo d’Abramo